Letterina per Di Maio. Non dimentichiamoci dei precari dei call center

24 febbraio 2019, 13:32 Calabria Domani | di Rodolfo Bava
Luigi Di Maio

Illustrissimo Signor Ministro Di Maio, le assicuro che apprezzo molto il suo gran da fare, in qualità di Ministro per lo Sviluppo Economico e Lavoro e Politiche Sociali. Ed in qualità di “Segretario” del M5S.

Purtroppo, a causa delle difficoltà economiche, il tanto desiderato reddito di cittadinanza sta per divenire un reddito di povertà”, dato che verrà concesso soltanto a chi, in seno ad una famiglia, non supererà alcuni limiti di reddito.

Pertanto, verrà assegnato, forse, soltanto ad un quarto dei giovani e dei meno giovani che avrebbero dovuto beneficiarne.

Reddito che, purtroppo, non verrà concesso neanche a decine di migliaia di persone che lavorano presso i call center, mandati via in virtù della nuova legislazione sul lavoro.

Ebbene, con la presente, la pregherei vivamente di voler “soccorrere” i lavoratori call center con un apposito e urgente emendamento governativo. Meglio poco denaro che niente!

Soltanto nella città di Crotone, nei giorni scorsi, il titolare di un call center ha mandato a casa ben 250 persone. Ed altre sono in lista di attesa per essere mandate via.

La mia viva preghiera, pertanto, è quella di escogitare una “scappatoia” esclusivamente per questa tipologia di lavoratori.

Saranno ancora migliaia e migliaia le persone che simpatizzeranno per il Movimento 5 Stelle se avranno la possibilità di ritornare ad un lavoro. Anche se precario.

Rodolfo Bava