Crotone. Consiglio rinviato: sprofonda la maggioranza, senza “stampelle” Pugliese è zoppo

23 gennaio 2019, 08:57 Sr l'impertinente

“La distanza è solo un problema geometrico. Ma l’assenza; quella non la risolvi con nessuna equazione”. (Eloisa_pi, Twitter)


di Sr* l’impertinente

C’è sempre una prima volta e, quella del mirabile duo Pugliese-Sculco si è concretizzata ieri, alla presenza di stampa, televisioni, radio e cittadini, con la plastica dimostrazione di come la maggioranza sia letteralmente evaporata.

Dopo oltre un’ora di attesa da quando il Consiglio Comunale era stato convocato (alle 18), all'appello del segretario comunale, nella colonna degli assenti c’è stato un gran pienone e la lezione o, meglio, la seduta non si è potuta tenere.

Sono stati solo 16 gli scolari diligenti presenti in classe mentre altri gironzolavano nei corridoi, incuranti del fatto che la campanella fosse già suonata e col triplice appello del presidente Serafino Mauro.


“Ho sentito la sua assenza. È stato come svegliarsi un giorno senza denti in bocca. Non c’era bisogno di correre allo specchio per sapere che non c’erano più”. (James Dashner)


Per amore di verità, ci sono state ieri anche due assenze giustificate e precisamente quelle dei consiglieri Tommaso Pupa ed Alberto Laratta, che avevano preannunciato di non poter partecipare.

Alla mancanza di uno di loro ha rimediato però il consigliere Giovanni Procopio, del gruppo di minoranza Crotone Bene Comune, che si è presentato perché era suo uno dei punti che si doveva discutere proprio ieri.

Ma ciò non è bastato perché della minoranza non si è presentato nessun altro, come invece accaduto nelle precedenti sedute, e nella conta finale degli appelli, di consiglieri ne mancava ancora uno.


“L’assenza è una più acuta presenza. Vale per la voce, per l’udito. Vale per le persone che c’erano e non ci sono più. Vale per noi che non smettiamo un momento di cercare ciò che non c’è. Di desiderare quello che manca”. (Concita De Gregorio)


A preannunciare l’esito nefasto per l’amministrazione del mirabile duo, l’entrata in aula del presidente di Crotone Sviluppo, Gianfranco Turino, che si è messo a contare platealmente i presenti nella parte destra dell’emiciclo.

Visto che i conti non tornavano ne è uscito sconfortato, forse alla ricerca di qualche consigliere di buona volontà che potesse rimandare questa magra figura rimediata da quella che fu una maggioranza.

E ben presto la cattiva notizia è arrivata anche nelle stanze del grande manovratore, Enzo Sculco, che ha, così, incrementato la sua collezione di amarezze che questa amministrazione gli sta continuamente regalando.


“L’assenza fa svanire le piccole passioni e infiamma le grandi, come il vento spegne una candela e alimenta un incendio”. (François de La Rochefoucauld)


Un naufragio, quello della maggioranza, che non è certo giunto a ciel sereno, come ha candidamente confessato ieri alla stampa lo stesso sindaco: per diverse volte c’era andato vicino.

D’altronde, per rendersene conto, bastava leggere quanto da tempo va ribadendo proprio la stampa ed anche lo Stronzio che vi scrive, e cioè che senza le stampelle esterne questo incidente sarebbe già avvenuto da tempo.

Come ha ammesso lo stesso Pugliese - e non dunque i malevoli giornalisti - la realtà è che la maggioranza ha dei numeri risicatissimi, per non dire inesistenti, così da essere appesa alla buona sorte se non anche a sempre possibili indisposizioni intestinali di qualche consigliere.


“Le assenze lasciano segni, solchi che nessuna aggiunta può colmare”. (Mauro Corona)


Chi ha fatto saltare il banco ieri sera è stato il Partito Pemocratico che non si è presentato, mentre in altre circostanze era stato lì, a turno e con diversi consiglieri, ad assicurare quantomeno il numero legale.

Non si sono seduti sugli scranni neanche Andrea Devona e l’immarcescibile Mario Megna, che pur si era affacciato nell’emiciclo, forse proprio per farsi vedere, ma non ripetendo il copione già recitato.

Anche questa presa di coscienza da parte del Pd (meglio tardi che mai!), cioè quelle di essere “minoranza”, non è stata però una mossa a sorpresa, poiché già annunciata alla vigilia del Consiglio il neo capogruppo Michele Ambrosio.


“Soffrire per l’assenza di chi si ama è un bene in confronto a vivere con chi si odia”. (Jean de La Bruyère)


Il professore di turno, Pugliese, ha messo nella lista dei cattivi proprio la minoranza - il Pd ed il Movimento 5 Stelle in particolare - incolpandoli del fatto che la lezione non si sia svolta.

Le colpe maggiori, a suo parere, derivano dal fatto che gli argomenti che avrebbero dovuti essere trattati erano stati scelti proprio da coloro che, poi, non si sono neanche seduti in aula.

Infatti, il Decreto sicurezza sui migranti era stato sollecitato anche dal Pd, mentre i Pentastellati avevano lungamente invocato la discussione della propria mozione su Crotone città solidale.


“Noi non apprezziamo il valore di ciò che abbiamo mentre lo godiamo; ma quando ci manca o lo abbiamo perduto, allora ne spremiamo il valore”. (William Shakespeare)


Così è arrivato il giorno in cui i nodi sono venuti al pettine ed il sindaco, o chi per lui, si è finalmente reso conto che la maggioranza non c’è e che bisognerà trovare le opportune soluzioni per proseguire.

La prima l’ha indicata lo stesso Pugliese: cioè di sostituire in consiglio chi manca da molto tempo, come ad esempio l’ex capogruppo dei Demokratici, Manuela Cimino, poi dimessasi e trasferitasi.

È stata quest’ultima l’antesignana dei problemi in maggioranza, la classica prima pietra staccatasi dal muro a cui sono seguite anche altre, alcune delle quali poi riappiccicate sebbene in modo posticcio e per questo sempre in bilico.

Dopo le sue dimissioni, Cimino, forse pur di non avere a che fare con la Sculco&Company, ha perfino lasciato la Regione, trasferendosi al nord; per motivi professionali dice lei. La sua surroga porterebbe un consigliere in più che ieri sarebbe proprio servito.


“Ho sentito la sua assenza. È stato come svegliarsi un giorno senza denti in bocca. Non c’era bisogno di correre allo specchio per sapere che non c’erano più”. (James Dashner)


Proprio per evitare di lasciare il posto a tavola quando già si sente il profumo e stanno dunque per servire le pietanze attese da tempo ed assai succulente, si cercherà nel frattempo di fare acquisti in campo avverso.

Alla fine però - e come più volte abbiamo anticipato - Pugliese può sempre contare su quello che è il suo alleato principale: il fatto cioè che nessuno dei consiglieri vuole andare a casa, e non è escluso che alla fine altre stampelle non si faranno attendere.

Intanto la minoranza mostra i muscoli, e nella tarda serata ieri ha firmato un documento congiunto in cui ha evidenziato le serie difficoltà della maggioranza ed il passo falso in cui è incappata.


“Regala la tua assenza a chi non dà valore alla tua presenza”. (Oscar Wilde)


Viene specificato nel testo che la scelta di non entrare in aula è stata condivisa anche “dalla dottoressa Anna Curatola, avente diritto al subentro in surroga al dimissionario Torromino”.

A firmare sono i “Consiglieri Comunali di Opposizione” e cioè Ilario Sorgiovanni, Andrea Correggia, Michele Ambrosio, Rosanna Barbieri, Saverio Flotta, Antonio Argentieri Piuma, Mario Megna e Giuseppe Fiorino.

Spiccano, però, un paio di nomi mancanti nell’elenco: quelli di Mario Galea, che è stato l’ultimo a salvare l’amministrazione tenendo il numero legale nella precedente seduta consiliare; e di Andrea Devona, che era stato sempre presente all’abbisogna.

Se si tratta di pura dimenticanza o di un segnale preciso, lo diranno i prossimi consigli, in prima o seconda convocazione che siano.

* Simbolo dello Stronzio