Zitti zitti in mezzo a piazza … Resistenza. La consegna del silenzio e la calma che annuncia la tempesta

16 gennaio 2019, 13:37 Sr l'impertinente

“Molte persone trascorrono la loro intera vita in un’isola fantastica chiamata Un giorno io farò…”. (Denis Waitley)


di Sr* l'impertinente

Ad un millimetro dal burrone in cui si stavano dirigendo, i contendenti della novella guerra di Crotone - tra le più cruente che si ricordi - si sono fermati e sembrano aver dissepolto sepolto il calumet della pace.

I contendenti in questione altro non sono che i componenti della maggioranza (si fa per dire!) che esprime l'amministrazione Pugliese-Sculco, che da fragore della rissa sembrano piombati in un silenzio irreale.

Le asce di guerra, dunque, al momento sono state sotterrate ma non troppo in profondità, perché possono essere sempre utili in questi periodi, con la calma apparente pervasa ancora da un po’ d'elettricità.


“Rimandare una cosa semplice la rende difficile e rimandarne una difficile la rende impossibile”. (George H. Lorimer)


Con una fatica immane Sculco, dunque, e dopo una serie di riunioni con le diverse componenti, sembra esser riuscito a portare i suoi Boys a più miti consigli, utilizzando come arma l’idea stessa del rimpasto (LEGGI).

La carta giocata dal grande Blek, infatti, è stata prima quella di minacciare ciò che lui stesso aveva annunciato come un repulisti per poi rinviarlo di qualche mese.

Il risultato è stato quello di sedare gli animi più accesi, soprattutto di chi si sentiva in bilico, ovvero la maggior parte dei componenti della Giunta; tutto, dunque, è stato rimandato a temperature un po’ più miti di quelle rigide di questi giorni.

Temperature rigide seppur all’interno della stessa Amministrazione l'atmosfera fosse diventata a dir poco bollente, tanto da far prefigurare perfino un’emancipazione di Pugliese da “Sculcolandia”.


“Puoi rimandare ma il tempo non lo farà”. (Benjamin Franklin)


D’altro canto il rimandare sembra essere ormai il marchio di fabbrica del governo a trazione Pugliese-Sculco, che prima annuncia con malcelata presunzione e poi puntualmente sposta in là i traguardi.

Come dimenticare, ad esempio, i proclami sulla raccolta differenziata, che doveva iniziare originariamente entro il 2018 (al massimo) per poi rinviarsi a gennaio 2019 (nel peggiore dei casi).

Gennaio è già passato e per oltre la metà ma di differenziata ancora neanche l'ombra; è stata, infatti, rimandata ancora sebbene nel frattempo siano i tanto agognati comunicatore e bandi.

Adesso se ne parla - sempre se non ci saranno altri intoppi - a dopo l'estate, con buona pace dei soldi che si continuano a pagare ad Akrea anno dopo anno per un servizio mai partito nonostante le tante rassicurazioni.


“Procrastinare è come utilizzare una carta di credito: ci si diverte molto fino a quando non arriva il conto”. (Christopher Parker)


Come dimenticare, ancora, lo sblocco delle spese dell’ente comunale dopo lo stop della Corte dei Conti. Anche qui si sono susseguiti annunci poi puntualmente smentiti.

Prima la corsa contro il tempo per presentare delle risposte ed avere il via libera per realizzare” l'estate, ma inutilmente; poi stessa cosa per la stagione natalizia, anche qui vanamente. I risultati ottenuti sono stati scarsi per non dire imbarazzanti!

Ed ancora, si è detto o, meglio, lo ha detto l’assessore al bilancio, che la semplice adesione alla fondazione Trasparenza avrebbe automaticamente comportato lo sblocco al borsellino del Comune: così non è stato.


“Abbiamo così paura di essere giudicati che cerchiamo ogni scusa per rimandare” (Erica Jong)


Stessa sorte anche per il discorso “bilancio”. In più occasioni Pugliese aveva sostenuto d’esser talmente bravi e avanti a livello amministrativo che si sarebbe battuto ogni record di anticipo rispetto alle date di scadenza previste per l’approvazione.

Si era perfino spinto ad ipotizzare la data di gennaio. Ora, però, così come in molte altre occasioni, si è dovuto ricredere e il termine è stato già spostato in avanti più precauzionalmente. Se ne parla a metà febbraio: forse, se tutto va bene e se ci sarà il giusto allineamento dei pianeti dell’universo.

L’approvazione del resoconto 2018 porterà, questa volta sì, allo sblocco della spesa per il Comune, facendo ciò che l’ente ha impiegato mesi per fare: ovvero accogliere tutte le prescrizioni della Corte dei Conti.


“Se non ci fosse l’ultimo minuto, non verrebbe mai fatto nulla”. (Rita Mae Brown)


Tornando alle liti di palazzo, quello che non poté l'opposizione - sempre che ce ne sia mai stata una a Piazza della Resistenza - potette la stampa semplicemente facendo il suo lavoro.

Qualcuno sembrava aver scordato o, meglio, sottovalutato il peso della stessa informazione, che se viene definita come come un “Quarto potere” un motivo ci sarà pure. O forse, più semplicemente, non si era più abituati ad avere affatto “un'opposizione”?

D’altro canto, la Giunta comunale in carica si è mostrata in questi due anni e mezzo di disamministrazione, molto feconda in termini di spunti offerti a livello giornalistico, ed è bastato solo coglierne quelli emersi.


“È il lavoro che non inizia mai quello che richiede più tempo per essere terminato”. (J.R.R. Tolkien)


Per difendere il suo fortino il grande Blek, intanto, ha imposto ai discepoli il silenzio e di non rispondere a nessuna provocazione, soprattutto se arriva dall’interno.

A dire il vero pare abbia impedito eventualibotta e risposta che avevano portato l'ego di qualche amministratore ad palesarsi un po’ troppo sulla stampa, magari anche a scapito di altri colleghi, e che non hanno portato certo benefici all’unità, anzi esasperando i toni.

Anche in questo caso, Sculco, seppur volpone navigato, ha faticato non poco a far osservare questo il diktat, visto che nonostante il caos calmo vigente tra i componenti dell’amministrazione continui a non corre buon sangue.


“Il rinvio è l’assassino naturale delle opportunità”. (Victor Kiam)


Intanto nella città di Crotone si spara all’aperto, si rischiano stragi e si perde qualche altro centinaio di posti di lavoro senza colpo ferire (nel primo caso, fortunatamente e miracolosamente).

Su tutto ciò, tanto il sindaco quanto la stessa Amministrazione comunale è rimasta pressoché silente, o quasi. Nel primo caso Pugliese si è limitato a vergare o far vergare quattro righe di numero, mentre nel secondo non ha detto addirittura ancora nulla.

Avrà forse frainteso le imposizioni sul silenzio del “capo” o avrà forse voluto evitare possibili conseguenze, specie in un periodo in cui il grande Black pare particolarmente iroso, soprattutto per telefono.


“Nessun problema può essere risolto congelandolo”. (Sir Winston Churchill)


Adesso - da intendersi anche come proposito del nuovo anno - ci sarà una seconda fase del nostro lavoro, cioè portare a galla anche ciò che resta sommerso all'interno di questa amministrazione: e ci sarà davvero da ridere.

Continueremo, dunque, per il 2019 a raccontare ciò che accade in città, in cui già aleggia in sottofondo un tintinnio propedeutico all’avvio di cantieri per “grandi opere”, foriere sempre di accordi e su tutti i versanti.

I denari oltre a far venir la vista ai non vedenti - come recita un vecchio adagio - scatenano gli impulsi più reconditi e fanno cadere barriere e freni inibitori. Ma di questo ed altro parleremo nei prossimi giorni. Stay tuned!

* Simbolo dello Stronzio