Serie B. Crotone colpito e “affondato” ad Ascoli. Anno nuovo, nuovo obiettivo: e soprattutto strategia

31 dicembre 2018, 16:35 Trasferta Libera

Che il Crotone non sia simpatico agli arbitri è risaputo da quando si giocava in serie A, basti contare i torti subiti e che hanno determinato la retrocessione in B. Sembrava fosse finita, invece no! Parecchie le sviste a danno dei calabresi anche in questo campionato di B.


di Giuseppe Romano

È chiaro che il caso “Chievo” ha fatto affondare il bisturi. La lega non ha metabolizzato il “braccio di ferro” sulle irregolarità commesse dal presidente della squadra veneta, Luca Campidelli, che ha “giocato” con le plusvalenze, rimediando tre mesi d’inibizione (un mese e mezzo per i consiglieri Piero e Giuseppe Campedelli e Michele e Antonio Cordioli), una multa di 200miila euro, e tre punti di penalizzazione, come se non fosse successo nulla.

Il Crotone resta in B ed è costretto a lottare con tutti, anche con i direttori di gara: Fourneau, Marinelli, Prontera e, per ultimo, Massimi (sezione di Termoli) che, allo stadio “Del Duca” (Ascoli-Crotone 3-2), prende 5,5 in pagella per aver concesso a Ganz la rete del vantaggio, viziata dall’atterramento plateale, con trattenuta, del difensore crotoniate Vaisanen, un regalo al designatore degli arbitri, Emilio Morganti, ascolano.

Dagli eventi di questa giornata emergono due analisi da fare: Stroppa che manda in tribuna il Capitano Cordaz e il nazionale Stoian, nonostante le numerose assenze e la difficoltà di allestire l’intera linea difensiva; in campo, un cambio di strategia permette a Simy e Firenze di segnare due gol in sedici minuti (Ascoli-Crotone 0-2) con Nalini che va a segno (28’) su perfetta imbucata di Simy, rete annullata per fuorigioco.

Segnali forti che preannunciano un radicale cambiamento dell'atteggiamento individuale, all’interno dello spogliatoio, e un rinnovamento nello spirito della squadra.

Componenti di non poco conto, in un “gruppoalla deriva: ultimo in classifica e in conflitto motivazionale, contrastante rispetto alla meta programmata, l’immediato ritorno in serie A. La delusione è bruciante, crea diffidenza ma non deve essere una trappola.

Chiuso il girone d’andata, si riparte dall’ultima posizione senza abbandonare le aspettative, anche se apparentemente illusorie. Stroppa è chiaro:

“Sicuramente è un momento critico. Sono arrivato alla vigilia di Ascoli-Crotone e, in poco tempo, ho ricevuto tantissimo dalla squadra. Se l’atteggiamento è questo problemi non ce ne saranno, però l’obiettivo cambia completamente, la classifica dice che siamo retrocessi”.