Le inutili strigliate di Enzo. Comune abulico e leader sotto pressione: il “sistema Sculco” traballa

5 novembre 2018, 12:16 Sr l'impertinente

“Chi vuol rimproverare gli altri, deve anzitutto viver bene lui e rigar dritto, e poi insegnare a far altrettanto” (Esopo). Proprio non c’è verso: ci sta tentando in tutti i modi il grande Blek ma la ciurma ai suoi ordini proprio non vuol saperne di imboccare la rotta giusta e cominciare a governare la città.


di Sr* l’impertinente

Per l’ennesima volta ha chiamato a sé l’Amministrazione comunale il buon Sculco, elargendo a piene mani “cazziatoni” (LEGGI) ed accuse di incapacità non solo nel gestire l'ordinario quanto anche nel non mettere in atto ciò che già c’è in termini di finanziamenti.

Si vedano, ad esempio, i molti fondi ottenuti per l’accordo istituzionale (forse in itinere per diventare anche politico) con il governatore Mario Oliverio: fermi e già col fiato sul collo della possibile revoca, in alcuni casi.


“In generale, si chiedono consigli solo per non seguirli o, se si seguono, è per avere qualcuno da rimproverare per averli dati”. (Alexandre Dumas padre)


Antica Kroton, infatti, è ancora lì, immobile e con echi di guerra sempre più minacciosi che giungono sul versante dei 5 stelle, con la senatrice Margherita Corrado che non perde occasione per sottolineare come il tutto sarà alla fine “un buco nell’acqua”.

Stessa sorte per la bonifica, anche questa sotto attacco Pentastellato, oltre che di tecnici locali che ne contestano il fatto che si tratti solo di una messa in sicurezza del territorio, e neanche troppo sicura.

Un altro progetto sventolato come decisivo, quello della raccolta differenziata: oltre 2 milioni di euro d’impegno ed è ancora al palo con soldi spesi ma nessun servizio offerto, con l’aggravante dei recenti problemi anche nella raccolta dei rifiuti solidi urbani.


“Il modo migliore per vivere una vita ottima e onesta è quello di non fare quello che si rimprovera agli altri”. (Talete)


L’incapacità di spesa, ahinoi, si è trasferita anche all’ordinaria amministrazione, con la decisione della Corte dei Conti di reiterare le sanzioni nei confronti del Comune con durissime contestazioni.

Come già scritto, il “cazziatone” dell’organo di controllo della Pubblica Amministrazione (LEGGI), è stato perfino più crudo di quello, l’ennesimo, subito dalla squadra di Ugo Pugliese da Sculco, con la differenza che il primo è messo tutto nero su bianco.

In pratica, tanto Sculco quanto la Corte avrebbero raggiunto la consapevolezza che il materiale umano messo a governare la città non è che sia proprio in grado di svolgere un tale ruolo simile ed in entrambi i casi si paventano anche decisioni radicali.


“Il pentimento è una sorta di rimprovero che si muove a se stessi per aver trascurato qualcosa di utile, e l’utile è un bene che l’uomo onesto non deve assolutamente trascurare”. (Marco Aurelio)


Per quanto riguarda la Corte dei Conti, considerato che ha scritto già tre volte al Comune, finora per dare prescrizioni puntualmente inevase, il rischio è che la pazienza finisca e la prossima lettera la invii al Prefetto.

In questo caso il contenuto sarebbe già noto: ordinare al Consiglio lo scioglimento entro 30 giorni per manifesta incapacità a governare.

Una voce, questa, tutt’altro che remota e che potrebbe paventarsi anche con la mancata approvazione del bilancio.

Per Sculco, invece, vista la profonda delusione che sta manifestando per la squadra di governo messa in campo, nonostante un tagliando che non ha avuto l'esito sperato, la tentazione è quella di una rivoluzione integrale per ripartire, anche se ormai in questo scorcio finale di consiliatura.


“C’è una sorta di piacere nel rimproverare se stessi. Quando critichiamo noi stessi sentiamo che nessun altro ha il diritto di criticarci”. (Oscar Wilde)


Intanto, nei Consiglieri di maggioranza serpeggia malumore e preoccupazione per le possibili conseguenze dovute alle criticità espresse dalla Corte sui Conti del Comune: passibili di responsabilità. E non è certo un buon viatico per Sculcolandia, già scricchiolante.

Prova ne sia una recente commissione consiliare dedicata proprio al punto, nella quale solo in pochi hanno difeso l’operato dell’amministrazione ed, in particolare, dell’assessore al Bilancio, Benedetto Proto.

Nonostante il nome, infatti, quest’ultimo a causa dell’ennesimo blocco della spesa, sta ricevendo più di qualche “maledizione”, anche se era stato fino a poco tempo fa quasi beatificato per la sua attività, fino a ricevere l’aureola di vice sindaco.


“Nei miei ritratti infantili sempre mi colpisce uno sguardo di rimprovero, che non può essere diretto che a me. Sarei stato io la causa della sua futura infelicità, lo presentiva”. (Ennio Flaiano)


Intanto, il grande Blek è sempre più sotto pressione, accerchiato da difficoltà su tutti i fronti e alle prese con i dubbi di schieramento per le sempre più prossime Regionali, con inevitabili ed intuibili timori per il futuro della pargola Flora.

Dei problemi interni di Sculcolandia abbiamo già ampiamente detto. Ciò però si sta riverberando anche sul versante esterno, con i nemici o meglio i concorrenti che aumentano per una poltrona a Palazzo Campanella.

Ad esempio, si è affacciato nel territorio crotonese perfino Mario Occhiuto che sta cercando proseliti: qualche telefonatina di interessamento è arrivato anche dalla stessa squadra dell’esecutivo sculchiano.


“Basta poco per rimproverare un uomo, ma occorre molto tempo per dimenticare un rimprovero”. (Proverbio cinese)


Alla fine della fiera (tanto per citare un altro argomento in cui l’amministrazione non ha dato la prova migliore di sé, sia per quanto riguarda quella Mariana che per quella di fine ottobre) le cose sono messe male.

Senza denaro da spendere a causa del “blocco”, con l’incapacità di spendere perfino quelli già disponibili, con i contrasti sempre più forti dall’interno (mentre dall’esterno, alla voce opposizione, nessun pervenuto), Sculcolandia pare proprio ancor più traballante.

E c’è già chi si chiede perché, a questo punto, non sia sceso direttamente in campo il grande Blek, magari proponendosi a sindaco: forse le cose non sarebbero andate molto diversamente ma, almeno, con l’esperienza alle spalle qualche figuraccia se la sarebbe risparmiata.

* Simbolo dello Stronzio