Le bacchettate della Corte dei Conti e quello stop alle spese che “boccia” l’esecutivo “Sculchiano”

1 novembre 2018, 09:02 Sr l'impertinente

“Innanzitutto cominciamo con il dire che la bocciatura non è la malattia ma è il sintomo: sei hai la febbre, non è buttando il termometro che ti passa. Eliminare la bocciatura non significa affatto cancellare tutte le motivazioni che hanno condotto uno studente ad essa, produce solo l’effetto di trascurarle come nascondere la polvere sotto il tappeto”. (Cristiano Villari)


di Sr* l'impertinente

Quando credi di fare una buona scorpacciata finisci per restare digiuno. Così è successo all'Amministrazione comunale guidata dal mirabile duro Sculco-Pugliese che si attendeva di vedere allargati i cordoni della borsa che, invece, sono rimasti inesorabilmente chiusi.

Per questa settimana, infatti, era atteso al Comune di Crotone il responso della Corte dei Conti, che nell’estate scorsa aveva bloccato le spese non necessarie dell'esecutivo (LEGGI).

Un responso che è arrivato - effettivamente - il giorno di Halloween ma il problema è che se Pugliese & Company, dalla Corte, si aspettavano un dolcetto (sotto forma di spese libere) hanno invece ricevuto uno crudele scherzetto: la proroga del blocco.

“La bocciatura è inaccettabile: colpa dei professori. La sconfitta è inammissibile: si contesta l’arbitro, la giuria, il televoto”. (Maurizio Caverzan)

Pugliese e a colui che doveva tenere a posto i conti dell'ente, l'assessore al Bilancio Benedetto Proto, promosso vice sindaco anche per l'ottimo lavoro svolto, avevano tenuto sul tema un’apposita conferenza.

Avevano così scagliato accuse pesanti contro l'ex sindaco Peppino Vallone, sottolineando come lo stop si riferisse ad una situazione relativa al bilancio 2015, risalente alla gestione 2014, quando al governo sedeva appunto il baffuto primo cittadino.

Ma avevano anche espresso ottimismo per le risposte date alle prescrizioni della Corte dei conti, dicendosi addirittura certi che il loro saper fare avrebbe convinto l'organismo orco che aveva privato l'Amministrazione delle risorse necessarie per decollare.

“La vita è una maestra che apparentemente improvvisa le sue lezioni, che può bocciare i bravi e promuovere gli incapaci. In realtà, tutto predispone, e i suoi giudizi non sono mai avventati. Se tali sembrano è perché essa risponde a un provveditore di cui nessuno conosce i disegni”. (Roberto Gervaso)

Tutto questo dopo che il sindaco aveva sottolineato come lo stato di salute del Comune fosse a posto, anche grazie ai 15 milioni di euro, con un riparto di 5 milioni all'anno, che Eni si impegnava a versare a gennaio.

Come se non bastasse, il duo Proto-Pugliese aveva ribadito che le casse comunali erano in buono stato, che non c'erano problemi di tipo economico e che dallo scorso gennaio non era stato prodotto alcun debito fuori bilancio.

Visto com'è andata pare proprio che l'ottimismo fosse davvero mal risposto: anche in considerazione di quanto lo stesso ente di controllo della Pubblica Amministrazione ha vergato nel suo provvedimento con cui ha fatto al Comune barba, sciampo e capelli.

“Nonostante sia stato bocciato, la notte dormo come un bambino. Mi sveglio ogni due ore e piango”. (Bob Dolem, dopo una batosta elettorale contro Bill Clinton)

Innanzitutto la Corte certifica “l’inadeguatezza e inidoneità delle misure correttive” paventando, poi, l'esistenza del “concreto rischio che la quota di risorse che, al momento appare disponibile, in realtà non sia tale, con conseguente pericolo di finanziamento di spese non obbligatorie in deficit di cassa”.

La conseguenza di questa premessa non poteva essere che precludere l’attuazione dei programmi di spesa … sino all’adozione delle necessarie manovre correttive”.

Segue, poi, una lunga sfilza di contestazioni che la stessa Corte dei Conti sfodera all'allegra gestione dell'amministrazione Sculcolandiana, di cui ben poche sono ascrivibili all’era Valloniana. Alla faccia del bilancio a posto!

“Se il riuscire bene in un esame può rappresentare una conferma, una bocciatura può essere il modo in cui il daimon ci fa sapere che abbiamo preso la direzione sbagliata”. (James Hillman)

La pagella della Corte inizia con insufficienze nella “riscossione dell’entrate da recupero evasione tributaria” e nella “riscossione delle sanzioni amministrative pecuniarie per violazione del codice della strada”.

Manchevolezze che divengono vere e proprie bacchettate poderose quando scrive che il Comune si sia reso responsabile della “violazione delle norme contabili nella determinazione del risultato di gestione”.

E poi il dito nella piaga, smascherando le balle raccontate, rimarcando la sussistenza di debiti fuori bilancio dopo la chiusura dell’esercizio e prima dell’approvazione del rendiconto dell’esercizio a cui si riferisce la gestione”.

“Bocciature. Se ne conoscono di «sacrosante», «eccellenti» e «solenni». Fanno sempre più rumore delle promozioni”. (Luigi Mascheroni)

La Corte “maestra” continua dispensando agli allievi impreparati della classe che fa capo al trio Pugliese-Sculco-Proto, anche delle sonanti “cazziate” che fanno davvero male.

La prima è per la “sottostima degli accantonamenti per fondo rischi delle società partecipate”, continuando con qualche “insufficiente ed indimostrato adempimento delle misure correttive richiamate nella delibera 108/2018”.
Nelle conclusioni ribadisce poi come “la bassa riscossione, rispetto a quanto effettivamente accertato, unitamente alla palese inattendibilità dei residui attivi, implica il fondato rischio che le spese impegnate possano essere onorate con risorse che, allo stato, non appaiono con certezza disponibili”.

“Se bocciare non è la soluzione migliore, promuovere senza merito è ancora peggio”. (Cristiano Villari)

In cuor loro i cittadini non dovrebbero lamentarsi: dovrebbero essere, invece, grati alla Corte dei Conti per avere bloccato ancora le spese, perché impone all'amministrazione comunale in carica di potersi muovere poco.

Con tutti i disastri registrati in due anni (di spese “libere”) da questa Amministrazione a trazione “Sculchiana”, si è infatti sicuri che un blocco di spesa ed un conseguente esecutivo inerme sia davvero una cosa negativa?

* Simbolo dello Stronzio