Serie B. Lecce-Crotone (1-0): cinquina di sconfitte per i rossoblù, è ora di cambiare passo

1 novembre 2018, 08:14 Trasferta Libera

Quinta sconfitta su dieci partite disputate per il Crotone, che in Puglia lascia un’altra chance per dimostrare la voglia di emergere ed il vero valore tecnico finora espresso solo a tratti. Termina 1-0 a favore del Lecce grazie ad un autorete al 36’ di Golemic che otto minuti prima aveva sostituito l’infortunato Marchizza.


di Cinzia Romano

Una gara in cui non sono certo mancate le occasioni da entrambe le parti. Nei primi venti minuti è Simy a sfiorare il vantaggio negato da Vigorito. Poi è il Lecce a rendersi pericoloso fino al gol decisivo del match.

Il Crotone non molla e allo scadere del primo tempo sfiora il pari prima con un tiro a giro di Rohden deviato in calcio d’angolo da Vigorito e da Firenze poi con tiro che finisce di poco fuori.

Il secondo tempo è la copia del primo, al 51’ Faraoni esplode un tiro dai 25 metri che scheggia l’incrocio dei pali, mentre un minuto dopo è Vaisanen a regalare una palla a La Mantia che spreca a tu per tu con Cordaz.

Al 61’ è ancora Simy ad avere la possibilità di riequilibrare la partita, quando Vigorito colpisce il ginocchio dell’attaccante pitagorico, ma riesce a smanacciare la palla fuori.

È ancora Vaisanen a combinarla grossa con un retropassaggio lento e corto al quale Cordaz si avventa, per evitare l’intervento dell’avversario e concedendo una punizione a due in area di rigore, calciata sulla barriera da Mancosu, azione conclusa con la rovesciata di Calderoni parata dall’attento portiere rossoblù.

Nel finale traversa esterna colpita da Simy, palo di Palombi e rigore netto per l’intervento in scivolata di Maccariello sui piedi di Budimir entrato al 72’ al posto di Firenze.

A pochi giorni dall’undicesima giornata di campionato, che il Crotone disputerà domenica all’Ezio Scida contro il Carpi, arriva il nuovo tecnico Massimo Oddo, a cui verrà affidata la squadra con l’intento di ottenere un trasformazione radicale, compito difficile ed impegnativo.

Un cambiamento che non deve arrivare dall’esterno ma deve avvenire all’interno del gruppo come già dimostrato in passato, concetto espresso in maniera perfetta da Tancredi neIl Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa: “Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi”.