Serie B. Crotone-Padova (2-1). Per Stroppa “troppo scolastici” e Bisoli se la prende con l’arbitro

20 ottobre 2018, 22:04 Trasferta Libera

Un Crotone che esce dal prato dell’Ezio Scida vincente, ma ancora una volta poco convincente. Con una manovra che si affida spesso ai piedi di capitan Cordaz, a volte sovraccaricato dai compagni, per creare superiorità numerica e ripartire.


di Cinzia Romano

Sono pochi gli spunti individuali in un campionato dove la differenza di qualità tecniche si nota proprio nelle giocate. A sbloccare la partita ci pensa Spinelli al 12’ con un colpo di testa su cross di Martella. Poi l’incontro resta un po’ altalenante con il Padova che cerca di aggredire per recuperare il risultato e il Crotone che tenta di imbastire azioni per il raddoppio.

Ci vuole il 64’ per assistere al secondo gol della partita: palla persa dal Crotone e azione individuale di Broh che, in velocità, attacca l’area di rigore avversaria e serve l’assist per Bonazzoli che imbuca alle spalle di Cordaz.

Al 69’ doppia sostituzione per i calabresi: escono Spinelli e Molina, al loro posto in campo Simy e Stoian e il Crotone prende coraggio e cambia volto. Al 76’ ci pensa Marco Firenze a riportare i pitagorici in vantaggio e ad aggiungere tre punti in classifica molto importanti per poter inseguire la testa della classifica.

Nel dopo partita mister Stroppa è soddisfatto del risultato, ma sa che c’è ancora da perfezionare il rendimento della squadra: “Probabilmente siamo un po’ frenati, dobbiamo cercare di portare gli episodi dalla nostra parte con coraggio. Abbiamo fatto una partita scolastica, così come necessario, ma abbiamo lasciato troppo agli avversari. In questo momento era importante vincere per dare quella serenità che in allenamento c’è sempre. Ho buone sensazioni che porteranno la svolta giusta per vedere in partita quella qualità che io registro durante la settimana.”

Dopo di lui parla Bisoli, con toni molto severi e adirato: “Non ho niente da rimproverare alla mia squadra. Voglio vedere chi viene a Crotone a giocare così come abbiamo fatto noi, ce ne sono poche squadre.”

Poi attacca l’arbitraggio: “Ci sono stati episodi a nostro vantaggio che invece sono stati fischiati contro, come l’espulsione non meritata perché il mio giocatore non ha insultato l’arbitro, un calcio di rigore al primo tempo non dato e altro ancora. Non meritavamo di perdere.”

I tifosi vorrebbero vedere più intraprendenza da parte dei giocatori che sembrano poco sciolti. Caratteristiche che si vedono invece su calciatori come Cordaz, Stoian, Martella, Firenze, e Barberis che, alla sua seconda partita di campionato, si può definire superlativo: preciso, attento, meticoloso in fase di costruzione e di difesa.

Tanta fiducia ancora nei confronti di una squadra che per brillare deve solo dimostrare “l’argento vivo”, come quello conquistato oggi nel Mondiale, dalla nazionale femminile di Volley.