Quante “palle” che rotolano sull’Ezio Scida! Tutti lo vogliono ma nessuno lo fa

30 agosto 2018, 09:09 Sr l'impertinente

“Le bugie sono per natura così feconde, che una ne suole partorir cento” (Carlo Goldoni). Il mondo è salvo, almeno a Crotone, dove la locale squadra di calcio, la sola per la quale i crotoniati sono soliti scendere in piazza, potrà giocare la prima partita casalinga di Serie B, nel glorioso stadio Ezio Scida, nonostante la doppia diffida pendente.


di Sr* l’impertinente

A risolvere tutto, vestendosi per una volta dei panni di un eroico ed ardito cavaliere, con tanto di corazza e spada scintillante (più del cranio scarsamente crinito), il sindaco Ugo Pugliese che ha firmato un’apposita ordinanza, salvando la città dalla catastrofe a cui non sarebbe sopravvissuta (LEGGI).

Convivere con una disoccupazione galoppante si “puote”, e se larghi strati del popolo sta cominciando a puzzare di fame mai sia detto che si possa rinunciare a qualche partita casalinga allo stadio. Se al tempo dei romani andava in voga il panem et circenses (pane e giochi) a Crotone ci si contenta dei soli circenses.


“La bugia e l’inganno hanno una data di scadenza e tutto alla fine si scopre. Nel frattempo, la fiducia muore, per sempre”. (Anonimo)


Il prode cavaliere in questa occasione è stato assai lesto nello scendere sul campo di battaglia per salvare la sua damigella Kroton dal pericoloso “mostro”, il soprintendente Mario Pagano, raffigurato come un feroce drago sputa diffide, di fuoco naturalmente (come le polemiche che ne sono seguite).

Di solito nelle favole a dormire sono le principesse o le belle fanciulle aspiranti tali. In questa fiaba moderna, invece, a poltrire è stato il prode Pugliese insieme al principe (del pallone) Giovanni Vrenna; un sonno durato per due anni, pur essendo stati avvisati per tempo.

Così, una diffida giunta alla scadenza esatta della proroga concessa dalla Soprintendenza per lo stadio e le sue strutture aggiuntive (LEGGI), nell’ordinanza sindacale viene definita “del tutto imprevista la comunicazione del 17 luglio 2018 del Sovrintendente nella quale si diffida il Sindaco ad ottemperare (allo smontaggio delle strutture provvisorie, NdA) entro e non oltre la data prevista”.


“Una bugia fa in tempo a viaggiare per mezzo mondo mentre la verità si sta ancora mettendo le scarpe”. (Mark Twain)


“Firmerò l’ordinanza, anche se dovrò assumermi tutte le responsabilità del caso” aveva preannunciato sdegnando il periglio il prode cavaliere della corte di re Sculco-Artù, attorniato dai suoi sodali della tavola rotonda giuntale.

Ed in effetti, il giorno dopo l’ordinanza puntualmente è arrivato ed autorizzato - “limitatamente e parzialmente”, però - il permesso alla Società Sportiva F.C. Crotone Calcioad utilizzare lo stadio comunale E. Scida, ed in particolare i vecchi spalti in muratura comprensivi dei servizi igienici, degli spogliatoi attualmente in uso e dei tornelli”.

Dopo aver sottolineato, a suo tempo, le troppe prescrizioni rigide imposte a suo tempo dal soprintendente Pagano, il sindaco ne pone ben 10 alla società per l’utilizzo dell’impianto: ci mancava solo indicasse i centimetri dell’erba sul campo! Come dire, chi prescrizioni subisce poi le fa.

E come ciliegina sulla torta, a dispetto di ciò che il cavalier Pugliese aveva detto giusto un giorno prima, scrive ancora nell’ordinanza: “Resta inteso che la società Crotone Calcio esonera l'Amministrazione Comunale da ogni e qualsiasi responsabilità per danni che dovessero derivare a persone o cose in occasione della gara di cui sopra”.


“Non si dicono mai tante bugie quante se ne dicono prima delle elezioni, durante una guerra e dopo la caccia”. (Georges Clemenceau)


Ma per fermare il drago Pagano ci vuole ben altro che una semplice ordinanza che, tra l’altro, vale solo per una partita, quella contro i satanelli foggiani. Così Pugliese chiama a se le squadre cammellate.

Annuncia, infatti, di aver dato incarico all’ufficio avvocatura dell’ente, in comune con la Provincia, per fare un ricorso contro le due diffide pendenti, definite atti illegittimi, che così turbano le notti dei crotoniati ammaliati dal dio Eupalla, come scriveva l'indimenticato Brera.

Peccato, però, che il dirigente titolare del settore avvocatura sia in pensione e quello che l’ha sostituita, il segretario generale Monea, sia in ferie. Così per il ricorso è stato chiamato in fretta e furia un altro componente della tavola rotonda di re Artù-Sculco, l’ingegnere Germinara, recentemente nominato cavalier dirigente.


“La bugia e l’inganno hanno una data di scadenza e tutto alla fine si scopre. Nel frattempo, la fiducia muore, per sempre”. (Anonimo)


Chi fa il mestiere del comporre notizie sa bene che le carte cantano ma proprio le carte sembrano mancare all’Amministrazione del duo Sculco-Pugliese, sia in senso metaforico che letterale, così come recentemente ha sottolineato il Mibact, dicendo che di progetti per gli spogliatoi non erano arrivati.

Il sindaco, invece, nell’ordinanza aveva rilevato che tra le potenziali condizioni individuate quali presupposti per il rilascio della nuova concessione” c’era la “dimostrazione della volontà formale di realizzare il nuovo impianto in area differente”.

Peccato, però, che il giorno prima il buon Pugliese avesse detto sì di voler fare il nuovo stadio ma di essere ancora nella fase di dover individuare l’area su cui edificarlo, facendo un’apposita manifestazione d’interesse. Alla faccia della volontà formale!


“Nessun uomo ha una buona memoria sufficiente a farne un bugiardo di successo”. (Abraham Lincoln)


Di progetto per lo stadio Ezio Scida, il Comune ha pronto quello per riportare gli spogliatoi nella parte vecchia dell’impianto: ci vorranno 200 mila euro e, soprattutto, oltre duecento giorni per portarlo a termine. Si giocherà ed assisterà, in pratica ed eventualmente, ad un cantiere aperto.

Per lo stadio nuovo, la società, dopo aver tanto traccheggiato - come ha sottolineato lo stesso sindaco, ammettendo le sue responsabilità in merito per aver atteso troppo - pare non avere volontà di realizzare l’impianto: a spese sue s’intende, perché con i soldi degli altri il discorso cambia.

Così, il Comune ha scelto la strada del project financing, che è come dire: non abbiamo un centesimo e affidiamo la costruzione e la sua futuro gestione a chi ci metterà le risorse necessarie per farlo.


“Quando dici una bugia, rubi il diritto di qualcuno alla verità”. (Khaled Hosseini)


In conclusione, in questo mese di agosto ma anche prima, la questione dello stadio a Crotone sembra aver soppiantato tutte le altre emergenze cittadine e chi lo fa notare - come chi scrive - viene inesorabilmente esposto al pubblico ludibrio.

La questione Ezio Scida, per come è stata gestita, però, rappresenta effettivamente la summa di ciò che è riuscito a fare il governo Sculco-Pugliese in questa città in appena due anni: solo danni.

Per il resto, anche se non c’è il pane da mettere in tavola, anche se gli ufficiali giudiziari o Equitalia sequestrano ai crotonesi l’abitazione, poco importa, perché come è stato detto dai manifestanti “l’Ezio Scida è la nostra casa e guai a chi ce la tocca” e allo Scida c'è spazio per 9 mila persone, diffide permettendo.

* Simbolo dello Stronzio