Crotone, la “città dello Sport”, l’assessore Frisensa e la fantasia che supera la realtà

22 agosto 2018, 13:24 Sr l'impertinente
Giuseppe Frisenda

“Devi porti obiettivi a lungo termine che ti impediscano di sentirti frustrato dagli insuccessi a breve termine”. (Charles Noble).


di Sr* l'impertinente

Uno dei componenti più attivi - almeno sui social - della giunta Sculco-Pugliese, è certamente l'assessore comunale allo Sport ed al turismo Giuseppe Frisenda che è uscito perfino indenne dal primo tagliando dell'esecutivo.

Solitamente tende ad esaltare gli aspetti positivi: recentemente, ad esempio, ha scritto sul suo profilo Facebook: “L'indagine annuale de Il Sole 24 Ore, ci consegna il dato di essere la città con il più alto indice di sportività della Calabria. Un dato che ovviamente ci fa piacere – ha continuato sempre più gongolante l'assessore - e che conforta il lavoro che stiamo portando avanti da due anni insieme a tutte le realtà sportive del territorio (…) che ha portato in pochi anni la città di Crotone a risalire questa particolare classifica delle città dello sport”.

Ricorda, però, anche che “il dato va esaminato in ogni suo aspetto: guardando la classifica generale siamo comunque ancora in una posizione non ottimale (86°) pur avendo abbandonato gli ultimi posti in cui eravamo relegati negli scorsi anni”.


“Il novanta per cento del successo di qualsiasi prodotto o servizio sta nella sua promozione e marketing”. (Mark Victor Hansen)

Frisenda, però, si spinge ancora più avanti, rammaricandosi ad esempio per il fatto che “la classifica tiene conto di molti parametri che ci penalizzano in qualche caso come ad esempio quello relativo ai risultati conseguiti alle olimpiadi invernali che, ovviamente, non potevano vederci protagonisti”.

E guarda al futuro l'assessore allo sport, vantandosi di aver cercato “personalmente di accendere i riflettori nazionali sullo sport cittadino ricevendo apprezzamento dal presidente del Coni Malagò ma anche allargando gli orizzonti allo sport paralimpico con un protocollo siglato con il presidente Pancalli”.

Peccato che di strutture sportive all'altezza della situazione, in questa città che pur ha avuto molta gloria e tradizione anche nello sport, ce ne siano ben poche anche per i normodotati, figurarsi per coloro che abbiano diverse abilità.

Malagò, tra l'altro, è colui che ha commissariato la Federcalcio italiana, gestendo il settore che, proprio recentemente, ha inflitto alla città qualche dannicino: l'atroce beffa di una retrocessione del Crotone Calcio, ingiusta; e ancora più ingiusto il suo non ripescaggio nella massima serie. E meno male che l'assessore lo conosceva!

“Il nostro compito nel mondo non è di avere successo, ma di continuare a fallire con spirito allegro”. (Robert Louis Stevenson)

Peccato, poi, che nella città dello sport la giunta Pugliese-Sculco, partendo dall'aver ottenuto uno stadio da 16 mila posti per la Serie A, dopo due anni non abbia una struttura idonea ai parametri di legge per far giocare la sua squadra in serie B.

Peccato, ancora, che nella Città dello Sport, uno dei posti che ha dato maggior gloria a Crotone - ed ai massimi livelli nell'attività natatoria - ovvero l'ex piscina Coni, sia adesso in condizioni di assoluto degrado ed indecenza.

Peccato, inoltre e ad esempio, che per poche migliaia di euro il Comune non abbia veramente tentato di ospitare un campionato italiano di boxe, che vedeva sul ring una delle massime espressioni dello sport pitagorico, Tobia Loriga, pur avendo fatto sullo stesso match almeno tre conferenze stampa oltre a innumerevoli comunicati.

“Non ho fallito. Ho solamente provato 10.000 metodi che non hanno funzionato”. (Thomas Alva Edison)

Se sullo sport non gli è andata bene, il delfino Frisenda sui social si lancia in considerazioni su altri due aspetti delle deleghe a lui assegnate, vale a dire quella dei giovani e del turismo.

“Quando guardo questi sorrisi e vedo questa grande voglia di partecipazione penso alla meravigliosa risorsa che abbiamo ... i nostri giovani! A questo ne consegue una grande responsabilità e la consapevolezza a fare di più cercando di lasciare loro una Città migliore! Io ci proverò con tutte le mie energie!”

Così l’assessore gongola per la partecipazione giovanile al Kroton dance festival ed alla Festa dei colori. Qualcuno, però, gli ricorda subito, rispondendo proprio al suo post, che ai nostri giovani serve altro non queste manifestazioni inutili”, considerato, ad esempio, che la percentuale di disoccupazione giovanile è tra le più alte d'Italia.

Non solo. Un altro utente scrive un altro pro memoria: “anche quest'anno come ogni anno sono ritornato a Crotone per le consuete vacanze estive. Il secondo giorno la mia compagna si è rotta un piede scendendo da un marciapiede, poiché mancava 10 centimetri di asfalto”.

E come se non bastasse, continua: “sotto casa di mia madre a 50 metri dalla prefettura i bidoni dell’immondizia sono stati ignorati per 10 giorni. Li hanno svuotati il 17 agosto ... io penso che abbiate un potenziale esagerato che è quello turistico, ma non siete capace di valorizzarlo ... Personalmente il prossimo anno le mie ferie le passerò altrove”.

Ed anche qui, Frisenda è stato respinto, con perdite.

“Noi siamo impegnati in un gioco che non possiamo vincere. Alcuni fallimenti sono migliori di altri, questo è tutto”. (George Orwell)

Ma in fondo viene quasi il sospetto che potrebbe aver ragione lui, l’assessore che non si scompone mai, che si accontenta delle cose (anche piccole) che vengono, colorandole solo un po’, giusto per renderle accattivanti.

Così diventa motivo di soddisfazione anche un 85° posto nella graduatoria delle città più sportive d'Italia; pregiarsi del successo di eventi che lui, come Comune, non è riuscito ad organizzare; apparire in qualche successo di atleti crotoniati.

Si dice che chi si accontenta gode. Peccato, però, che in questo frangente storico, se Frisenda gode anche delle piccole cose, spesso neanche ottenute ma capitate, altrettanto non può dirsi per i cittadini, che si accontenterebbero di vivere, almeno, in una città in cui godere quantomeno di uno straccio standard di vita e servizi: anche minimi.

* Simbolo dello Stronzio