Migranti. Il Caso Aquarius e la “bomba” Salvini: cosa ne pensano i calabresi?

13 giugno 2018, 19:51 Calabria Domani | di Rodolfo Bava

Caro Direttore, se mi permetti, desidererei che anche noi, come CN24, e una volta tanto, potessimo “volare” sullo stesso argomento del Ministro Salvini, in occasione del respingimento della nave “Aquarius”, così da poter conoscere i pareri dei nostri lettori.

Quante critiche, quante accuse all’Italia, tacciata di cinismo e di irresponsabilità, da numerose nazioni europee, tra le quali la Spagna e la Francia.

Alcuni hanno sostenuto che avremmo dovuto permettere lo sbarco dei migranti sul suolo italiano in virtù di una situazione umana drammatica.

Però la “Convenzione delle Nazioni Unite” sul diritto del mare (ratificata dall’Italia nel corso del 1994) stabilisce all’art. 19 che il passaggio di una nave nelle acque territoriali di uno stato è permesso “fintanto che non arreca pregiudizio alla pace, al buon ordine ed alla sicurezza dello Stato costiero”.

Non sono mancate le critiche, anche da parte di politici italiani, tra i quali del Pd, come Maurizio Martina, avendo definito la questione della nave “Aquarius”: “una gestione sconsiderata”.

A Macron (definito da un quotidiano “Micron”) desideriamo ricordare i continui respingimenti dei migranti dai confini francesi. Ma, soprattutto, ricordare il vergognoso episodio di una donna incinta, pesantemente strattonata e portata di forza in Italia, tanto che, dopo alcuni giorni, nonostante le amorevoli cure dei nostri sanitari, la povera donna è morta.

Alla Spagna, invece, ricordiamo l’altissimo muro di confinamento costruito ai confini per evitare che i migranti possano varcarlo entrando in territorio iberico.

Al Segretario del Pd Martina, invece, sono da ricordare le centinaia di migliaia di migranti fatti entrare nel nostro Paese nel corso dei loro Governi.

Alla luce di quanto esposto, riteniamo che sia stato opportuno il “braccio di ferro” del Ministro Salvini, il quale ha fatto prendere coscienza sul come l’immigrazione incontrollata diventi un serio problema non soltanto per l’Italia, ma per tutti i Paesi dell’Europa.

Personalmente – caro Direttore – confesso di risultare dalla parte del Ministro, mentre rimaniamo in attesa di potere conoscere i pareri dei nostri lettori.

Rodolfo Bava