Felice chi cresce o chi descresce… o soltanto Felice Sciosciammocca? | Venturino Lazzaro


Cari amici, buona domenica. Ad una conferenza, proprio ieri, ho ascoltato un cattedratico (un buon amico) sostenere la "decrescita felice"con un ragionamento efficace e lucido. Ed è stato convincente. Ugualmente efficace, lucido e altrettanto convincente era stato l'altra sera (in un'altra conferenza), un altro cattedratico, anche questo buon amico (anche se di data più recente), che ha sostenuto, seguendo un filo logico e con un'affascinante serie di esempi, la "crescita felice".


Venturino Lazzaro | Cambio Quotidiano Social


Ammiro chi ha tali sicurezze, mentre io, a volte, mi smarrisco. Come quando, da giovane, non sapevo decidermi, dopo gli studi, tra una macchina nuova oppure una moto (avevo già la Vespa). Alla comodità dell'auto, e alla sua versatilità, non sapevo se preferire la sfrontata visibilità e l'inutile (ma innegabile) bellezza della moto.

Più tardi, avendo cominciato a lavorare, ero indeciso se puntare tutto sul lavoro, invece di pensare a una famiglia, o se forse non era meglio il suo contrario (correva voce che fossero due cose inconciliabili), e uno smarrimento analogo mi coglie ogni volta che penso alle vacanze (di fattiva e avventurosa intraprendenza, o di riposo?), o a un libro nuovo (un saggio scientifico o un romanzo?), o a delle scarpe (Clarks o Superga?).

Mi ritrovo spesso a interrogarmi (senza risposta) se vorrei più vincere un mondiale, o se non sarebbe meglio la Coppa dei Campioni, se preferirei tagliare per primo il traguardo dei 200 metri alle Olimpiadi o se sarebbe meglio un gratta e vinci milionario. Non sarò mai sereno al momento della scelta tra fare il primo ministro oggi, o conquistare Fiume (anche se solo per un anno) e riscrivere la Carta del Carnaro.

Non so scegliere tra una lucida conoscenza dei particolari e il fascino della più romantica cosmovisione andìna, e mi ritrovo spesso (e senza soluzione) a rigirarmi sudàto, sempre più indeciso tra zucchine e melanzane (per la parmigiana), un poco sollevato, e consolato, dal sapere che lo stesso travaglio c'è chi lo vive col soffritto (in pitta o in piatto?).

Oggi è bello, ed ero indeciso se restare a casa o fare un salto verso il mare. Poi, nel dubbio ho messo qualcosa a cucinare. Sta andando, lentamente, un sugo denso, quasi cremoso, profumatissimo. Ho un unico problema (l'ultimo, per oggi): pasta corta o pasta lunga? Buon pranzo.