Rimpasto? Se non Lievita si Sgonfia | Venturino Lazzaro

Cari amici, buona domenica. Da giovane pensavo che a far bene (sforzandosi di farlo), il mondo non sarebbe rimasto indifferente. Pensavo che chi la dura la vince, che i fuochi di paglia sono effimeri, e che le ipocrisie, gli sbagli grossolani e le truffe (come le bugie) avessero le gambe corte.


Venturino Lazzaro | Cambio Quotidiano Social

Pensavo che bastasse avere ragione per spuntarla, e che la sottocultura fosse perdente.

Pensavo che il buon senso, come il rinoceronte bianco, non potesse estinguersi, e immaginavo la borghesìa come un baluardo fisiologico contro l'illegalità.

Pensavo che a governare dovessero (fatalmente) essere i migliori, e che un buon governo è cosa solo di Prìncipi illuminati (o almeno laureati).

Pensavo, secondo cànoni fissi di biologia e di antropologia, che l'evoluzione (inarrestabile) fosse unidirezionale.

Ma la storia dice che intelletti raffinati e fior di genî veri, una volta credevano che la terra fosse piatta, e una volta assodato che non è così, presero a credere che tutto il resto, Sole compreso, perdesse tempo a girargli intorno, contemplandola. Ci sbagliavamo tutti. Ma mi sento in buona compagnia.

Nulla è eterno, e le certezze sono funzionali finchè durano, ma una volta che si gira pagina, è inutile attardarsi, non serve dolersi e recriminare.

Del resto un impasto non può lievitare all'infinito (a un certo punto sgonfia), e anche un ottimo vino non matura a oltranza. E non si può fare pasta al forno tutte le domeniche.

Allora oggi sparìglio, e mi butto sull'arrosto di maiale (ho anche le bacche di ginepro). E friggo patate a dismisura, prima che anche l'olio (già rodàto), segni il passo. Buon pranzo.