Serie A, verso il Sassuolo. Vrenna: gruppo sereno, risultato pieno e “Simy” fuori dal tunnel

26 aprile 2018, 17:46 Trasferta Libera
Gianni Vrenna con Walter Zenga

Per la partita contro il Sassuolo si vuole un Crotone da “10 e lode”, lo stesso visto contro la Juventus allo Scida e nel diretto confronto con l’Udinese al Dacia Arena. Walter Zenga è al lavoro per questo: tattica, corsa e soprattutto intesa.


di Giuseppe Romano | Trasferta Libera

A sognare ci pensa tutta la città. A bordo campo, la presenza del presidente, Gianni Vrenna: sguardo a tutto campo con un lungo sorriso d’incoraggiamento e di stima per i “ragazzi”, mentre echeggia l’urlo di Zenga: “più cattiveria sotto porta, non bisogna sparare a salve”.

In tutto l’ambiente nessuna sensazione negava, nonostante il difficile finale. Quattro giornate da percorrere, con una griglia di partenza fatta a strati. Dietro: Verona (25) e Spal (29), col Benevento (17) fuori corsa; in seconda fila, appaiate, Crotone (31) e Chievo (31), precedute dalla coppia Cagliari (33) e Udinese (33).

Sfide all’ultimo respiro. Il Sassuolo, avversario del Crotone, allo Scida, è sul punto di tagliare il traguardo con 37 punti, ma potrebbe non essere soddisfatto e creare problemi, cercando di mostrare il proprio valore in questa ultima corsa.

Un pericolo che il presidente non sottovaluta.

“Si sta lavorando con grande intensità. Li vedo impegnati, responsabili e consapevoli che domenica è una partita importantissima per noi. Il Sassuolo non è matematicamente salvo e verrà in Calabria agguerrito. Noi dovremo esserlo più di loro. Forse è la partita più difficile di questo finale”.

“I ragazzi di Iachini, tra tutte le altre cose, corrono tanto e praticano un tipo di gioco incisivo: sfruttano molto il contropiede e stanno molto attenti dietro. Occorrono la massima attenzione e, soprattutto, grande intensità di gioco. Dobbiamo metterli in difficoltà fin dall’inizio”.

Con la Juve, il Crotone non ha ritrovato solo Simy, ma rivisto il gruppo granitico che lo scorso campionato ha realizzato più delle squadre di testa.

“A prescindere da quella partita, il gruppo granitico si è visto in tutte le circostanze del campionato. Abbiamo fallito due grandi occasioni importanti, l’ho detto a più riprese, altrimenti la classifica sarebbe stata tutt’altro. Comunque, siamo pronti ad affrontare queste ultime quattro partite cercando di uscirne prima possibile con la permanenza in A”.

“Simy è balzato alla ribalta realizzando due gol spettacolari, ma non è una questione solamente di ‘individualità’, è tutto il gruppo che si muove con sintonia e grande equilibrio. I nostri successi sono venuti dal lavoro di tutto il gruppo: c’è serenità, tranquillità, nessuna fa storie e tutti lottano per lo stesso obiettivo, che per noi è la salvezza. I successi arrivano”.

“Creare “gruppo” è stato sempre il nostro segreto vincente. Uno spogliatoio sereno, che sa condividere la buona e la cattiva sorte, giova a tutti: giocatori, allenatore e società. Il frutto del progresso tecnico di queste due settimane è logica conseguenza che tutto funziona bene e si è capaci di dimostrare il proprio valore e sapersi rialzare dalle cadute”.

Lei ha sollecitato la gente di tutto il territorio a venire allo stadio, abbassando il prezzo dei biglietti, per la partita contro il Sassuolo. Crede tanto in questa forza?

“Il Crotone appartiene a tutta la Calabria e c’è bisogno di questa gente, che sa dare una mano quando serve. Lo avete visto contro la Juve, stadio pieno e tanta intensità di tifo: dodicesimo uomo in campo. Domenica saranno novanta minuti di fuoco. Se facciamo risultato pieno, le speranze di salvezza si fanno più concrete”.

Due giorni prima dell’incontro il gruppo si trasferirà a Steccato di Cutro, dove sono state raggiunte promozioni, salvezze e altri tanti successi. Si lascia il Centro Sportivo, struttura che lei ha realizzato, per un ritiro scaramantico o vi è dell’altro?

“È solo un ambiente dove si sta tranquilli, appartati e uniti. A prescindere dalla scaramanzia, è una struttura che ha il campo attaccato all’albergo ed è comoda anche per questo. I ragazzi ci vanno volentieri. Possiamo dire che, insieme, abbiamo trovato la giusta medicina per stare bene”.