Vento Giallo Rosso sulla Curva Sud. L’unica vittoria di Zenga? La Salvezza

19 marzo 2018, 08:03 Trasferta Libera

El Shaarawy centra il bersaglio a sei minuti dalla fine del primo tempo concludendo in rete da un cross dalla sinistra di Kolarov. E realizza il terzo goal consecutivo in trasferta, il secondo in due partite contro il Crotone. Nainggolan va a segno con facilità, più o meno tre quattro tiri un goal. Alisson portiere decisivo. Nona vittoria in trasferta per i giallorossi. Primo tempo di qualità con incursioni esterne. Palleggi di troppo che aprono spazi del tutto occasionali per il Crotone. Rossoblù incapaci di leggere la situazione, tanto da apparire non tanto belli e perdenti ma complessivamente impreparati rispetto alla caratura dell'avversario.


Vito Barresi | Trasferta Libera

Roma fa partita con i cambi. Atleti motivati che non prendono sotto gamba il Crotone. Squadra di Zenga con deficit strutturali che non si amalgama, non trova la convinzione e che si spezza al primo impatto con avversarsi di rango. La Roma piace anche in Calabria. Tanto tifo quanto non se ne era mai visto sulla riva sud. A tratti la squadra capitolina scompare. Per due terzi della gara la partita è però completamente loro. Il Crotone non diventa grande ma stenta agognando la sosta. Martella fa soffrire la Roma sulla fascia sinistra con le sue sovrapposizioni.

Zenga dice cose ma gli saltano i nervi. Polemizza, contesta, s'infuria. E l'arbitro Banti lo manda in tribuna. Troppo semplici i suoi schemi. Nulla di nuovo nel rettangolo. Non ci sono né innovazioni tattiche né evoluzioni tecniche nelle prestazioni dei giocatori. Si rammarica di essere arrivato tardi a dirigere la squadra ma i cento giorni a Crotone sono una parentesi felice. Attenzione al gioco perchè è sul lungo termine che si tirano le somme, torna costantemente a ripetere.

Ma tra giocatori reali, aspettative e false ripartenze non riesce a mettere a regime una squadra che è a problema partita per partita. Sarà così fino all'ultimo scontro del minigirone finale?

Eppure anche lui sa che in caserma c'è buona truppa e rancio caldo. Tanta roba sospira e poi elenca Simic, Budimir, Tuminello :“Senti ma se mi fai un quarto d'ora? Ma se lo porto in partita è solo per dargli una soddisfazione.”

Perle di saggezza zenghiane: le partite partono tutte dallo zero a zero (ma poi dipende); la palla non entra mai per caso (l'atteggiamento fa la differenza); sappiamo che non possiamo mollare di un centimetro (o far si che possa succedere qualcosa d'altro); io onestamente ho sempre pensato di battere tutti (anche quando di partite ne ho perso tre di fila).

Zenga a corrente alternata non molla. Sogna la partita perfetta e spera con convinzione nella soluzione salvezza. Non ipotizza una quota punti. Ma sa bene che non sempre si può vincere. Insomma bisogna saper perdere ma con stile.

Attenzione però ad aspettare la bendata fortuna. Non fosse altro che in questo caso coincide con il cosiddetto lato B. L'unica vittoria di Zenga? La salvezza del Crotone, ovviamente.