Zenga, i conti che non tornano, i mici travestiti da leoni e l’attesa del Toro scatenato

25 febbraio 2018, 20:27 Trasferta Libera

Alla ventiseiesima giornata di serie A si doveva scendere in campo con la consapevolezza che, contro la Spal, era una partita importante ma con la freddezza delle grandi squadre che, quando il gioco si fa duro, sanno mostrare i denti.


di Cinzia Romano | Trasferta Libera

Invece così non è stato: proprio come la partita della nazionale italiana contro la Svezia, nell’ultima gara valevole per la qualificazione ai mondiali 2018, i rossoblu-crotoniati non hanno mostrato la grinta dei leoni che senza timore affrontano gli avversari.

In questa giornata ad avere più determinazione è stata la Spal. Per la seconda partita consecutiva, come già successo contro il Benevento, si regalano 45 minuti agli avversari.

In conferenza stampa, Walter Zenga si assume tutta la responsabilità sulle scelte ma, alla fine, a scendere in campo sono sempre i giocatori. Se ci si presenta ad un banchetto delle grandi occasioni senza la giusta fame, si resterà a guardare tutto ciò che viene apparecchiato a tavola e, ancora peggio, a vedere gli altri mangiare.

Forse i punti di vantaggio sulle ultime tre squadre, della classifica da sette giornate, hanno dato la sensazione che, rispetto allo scorso anno, fosse tutto più facile; mai però dimenticare da dove si viene.

L’umiltà, la giusta cattiveria agonistica, la voglia di giocare nella massima serie, l’amore per la maglia, sono armi determinanti se le qualità tecniche non sono quelle dei grandi Club.

Non dimentichiamo che alla dodicesima giornata il Crotone aveva 12 punti, con un vantaggio di 6 su Hellas Verona e Genoa, di 4 sul Sassuolo e 3 sulla Spal.

Poi, dalla partita casalinga contro il Genoa, sono arrivate quattro sconfitte consecutive con prestazioni da dimenticare, proprio come quella disputata contro i ferraresi all’Ezio Scida.

Il Verona batte 2-1 il Torino (prossima avversaria dei pitagorici) e si rimette in scia: il back-to-back per difendere la categoria è ritornato più vivo che mai.

Mister Zenga prende appunti e martedì dovrà riorganizzare un gruppo di guerrieri che, a testa bassa, devono combattere altre 12 battaglie.

Come disse Muhammad Ali: “Dentro un ring o fuori, non c'è niente di male a cadere. È sbagliato rimanere a terra.”