Diagnosi e cura di patologie urologiche: al Romolo Hospital arrivano laser ad olmio e biopsia fusion

10 febbraio 2018, 18:20 Class

Al Romolo Hospital - centro di eccellenza non solo calabrese quanto anche del Sud, nel settore delle cure e trattamenti urologici - si continua ad innovare.

L’obiettivo della struttura, che si trova in località Cupone a Rocca di Neto, nel crotonese, è quello di migliorare sempre di più, offrendo una sanità di qualità, più rispondente alle esigente degli utenti, confermando così - semmai ce ne fosse bisogno - come la buona sanità esista, e da molti anni, anche nella nostra regione.

Una ricerca spasmodica dell’efficienza nelle cure che ha spinto la struttura a investire non solo capitali economici ma anche umani - in termini soprattutto di alta specializzazione - andando a innovare ed integrare la propria offerta sanitaria con le possibilità offerte oggi dalle nuove frontiere nella diagnosi e cura delle patologie urologiche: ovvero il laser ad olmio con tecnologia Moses e la biopsia prostatica con tecnica cosiddetta “Fusion”.

UNICI NEL SUD: TRA INNOVAZIONE ED EFFICACIA

Il Laser ad Olmio, acquistato di recente dalla Romolo Hospital, è il primo Laser installato in Italia con tecnologia MOSES ed è l’unico a poter essere utilizzato per le patologie benigne della prostata (HoLEP) e della calcolosi urinaria (Moses).

La Romolo Hospital, insieme al Policlinico di Bari, è l’unica struttura nel Meridione ad utilizzare il Laser ad Olmio e, attualmente, è anche l’unica ad avere la tecnologia Moses oltre ad essere entrata a far parte della rete dei centri HoLEP Italia.

In particolare, il trattamento “HoLEP” (Enucleazione di adenoma prostatico con Laser ad Olmio) rappresenta una delle terapie più innovative ed efficaci per la cura dell’ipertrofia prostatica benigna (IPB). L’utilizzo del laser ad Olmio di ultima generazione, associato ad una tecnica che prevede l’enucleazione laser della prostata e la morcellazione meccanica dei grossi frammenti in vescica (HoLEP Holmium laser enucleation of prostate) si può ritenere oggi una realtà consolidata da esperienze mondiali di oltre 10 anni.

L’ALTERNATIVA ALL’INTERVENTO CHIRURGICO

La HoLEP è un’alternativa efficace alla resezione endoscopica, la Turp” (l’attuale “gold standard” di trattamento dell’IPB) ma, soprattutto, offre la possibilità di trattare endoscopicamente le voluminose prostate che oggi richiedono ancora l’intervento a cielo aperto (con taglio).

Il Laser ad Olmio con tecnologia MOSES, messa in campo quest’anno dalla Lumenis, il più grande produttore mondiale di Laser, Luce Pulsata (IPL) e Radio Frequenza per la chirurgia mininvasiva, viene utilizzato anche per il trattamento endoscopico e percutaneo della calcolosi delle vie urinarie.

I VANTAGGI PER I MALATI DI CALCOLOSI

La tecnologia riduce la migrazione dei calcoli durante gli interventi di litotrissia laser, permettendo inoltre una completa polverizzazione del calcolo stesso, anche se di grandi dimensioni, riducendo percentualmente la necessità di plurimi trattamenti.

L’utilizzo del Laser ad Olmio con tecnologia Moses, applicato sia all’IPB che alla calcolosi urinaria, offre ai pazienti significativi vantaggi rispetto agli interventi tradizionali: l’intervento chirurgico è meno invasivo, la degenza ospedaliera post-operatoria è ridotta rispetto agli ordinari tempi, risolve i problemi legati al sanguinamento, elimina inoltre i trattamenti trasfusionali e si profila come un intervento senza rischi per pazienti cardiopatici e con problemi di coagulazione.

LA BIOPSIA PROSTATICA: UNICI IN CALABRIA CON LA TECNICA FUSION

Ad oggi presso il Romolo Hospital, è possibile eseguire - unica struttura in Calabria - la biopsia mirata alle aree prostatiche sospette per tumore individuate con la Risonanza magnetica multiparametrica (Fusion Biopsy), mediante una metodica di fusione dell’immagine ecografica e dell’immagine di risonanza magnetica.

Durante l’esecuzione della biopsia l’immagine ecografica, rilevata con sonda endorettale, viene appunto fusa, mediante un apposito software, all’immagine della risonanza magnetica consentendo l’identificazione dell’area sospetta ed il prelievo bioptico della stessa.

Questa innovativa tecnologia permette una maggiore sensibilità nell’identificare tumori prostatici clinicamente significativi (“maggiormente aggressivi”), riduce, notevolmente, sia la diagnosi di tumori clinicamente non significativi (“meno aggressivi”), sia il trattamento di neoplasie che non rappresentano un pericolo di vita per il paziente, limitando quindi il numero di interventi chirurgici e riservando sempre più il trattamento chirurgico ai soli pazienti con diagnosi di tumore prostatico clinicamente significativo.

Presso il Romolo Hospital è oggi possibile, quindi, eseguire la biopsia prostatica mirata con tecnica fusion. La manovra viene eseguita con l’assistenza di un medico anestesista in regime di ricovero o di day surgery.

Il paziente, se non ci sono indicazioni contrarie, viene dimesso in giornata, in attesa dell’esame istologico definitivo alla luce del quale verranno fornite tutte le indicazioni sulla prosecuzione dell’iter diagnostico-terapeutico.


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