Verso Inter-Crotone. Zenga lancia il modulo Zen: lingua tra i denti e palla a terra

1 febbraio 2018, 19:34 Trasferta Libera

Il Crotone, alla vigilia della ventitreesima giornata di campionato, si prepara ad affrontare la trasferta milanese con 19 punti e un quartultimo posto in classifica da difendere con le unghie e con i denti. Lo scorso anno di questi tempi si faceva la conta dei punti lasciati per strada un po’ a causa dell’inesperienza, un po’ a causa delle sviste arbitrali.


di Cinzia Romano | Trasferta Libera

L’introduzione della VAR aveva illuso i tifosi e gli addetti ai lavori che ci sarebbero state meno iniquità ma visti gli svarioni a cui si assiste ogni domenica, c’è solo da rimboccarsi le maniche e continuare a lottare partita dopo partita, ancora una volta contro tutto e tutti così come gli squali rossoblù sono stati abituati a fare.

Walter Zenga da giocatore è stato soprannominato “l’uomo ragno”, ma da allenatore del Crotone dovrà svestire la tuta con la ragnatela e indossare una nuova divisa, quella dell’uomo tigre e, come il personaggio dei fumetti, combattere le ingiustizie.


“Sono cambiato”.

“Cerco di restare sereno

e prendermi i giusti tempi

prima di parlare”


Ma come lui stesso dice: “Sono cambiato, con il Cagliari ho fatto zen da solo cercando di restare sereno e prendermi i tempi giusti prima di parlare"

Arrivato ai primi di dicembre in Calabria e catapultato subito in panchina nella trasferta contro il Sassuolo, mister Zenga ha iniziato il suo viaggio verso la salvezza dei pitagorici, collezionando in 6 giornate una media di 1,17 punti a partita e capitalizzando un punto in più della Roma e 3 punti in più dell’Inter.

Una maggiore qualità ottenuta grazie ai nuovi innesti traghettati dal dg Raffaele Vrenna e dal ds Peppe Ursino nel mercato di riparazione ed il nuovo modulo adottato dal tecnico, uniti alla determinazione da sempre dimostrata da un gruppo di ragazzi con tanta voglia di far bene, dovranno innescare una migliore concretezza offensiva ed una continuità di buone prestazioni, come quelle dimostrate finora.

La crescita di settimana in settimana è tangibile; come ha evidenziato il neo acquisto Niccolò Zanellato “è un bel gruppo che sa scherzare e divertirsi fuori dal campo ma poi quando c’è da lavorare resta concentrato e pensare solo a fare bene.”

Allenamenti mirati per ciascun reparto, esercizi divisi in gruppi di lavoro che mettono in competizione i ragazzi per tirar fuori il meglio di ognuno.


“Conta anche la prestazione,

il modo di interpretare la gara,

senza paura, con sfrontatezza

e la consapevolezza di potersi divertire”


Grinta, concentrazione, impegno e voglia di perfezionarsi che Walter Zenga sta mettendo alla prova nel suo percorso di imprinting.

“Contro l’Inter - afferma il mister - vorrei vedere la mia squadra fare quello che vedo in settimana, quello che ho visto nelle ultime due partite, cioè giocare a pallone. I moduli sono importanti ma fino ad un certo punto. Conta che tu li metti in campo i giocatori e li fai giocare bene insieme. Conta anche la prestazione, il modo di interpretare la gara, senza paura, con sfrontatezza e la consapevolezza di potersi divertire alla lunga ti porta i punti necessari”.

“Noi non speculiamo sugli avversari ma - conclude Zenga - giochiamo per noi e questo atteggiamento deve essere portato avanti. Abbiamo pagato lo scotto di dover cambiare mentalità, sistema e la metodologia di allenamento, perché ci vuole del tempo, ma bisogna continuare come stiamo facendo: palla a terra e giocare.”

Prima di rispondere alle domande in conferenza stampa il mister ha ricordato Azeglio Vicini definendolo “Un grande uomo non solo per quello che ha fatto ma anche per aver prodotto una squadra ed aver cresciuto degli uomini che nella vita sono impegnati in qualcosa di importante e lo dobbiamo a lui. Una persona che mi ha dato tanto e al quale ero affezionato.”