Aeroporto Crotone. De Felice, le balle “spaziali” e i giornalisti iettatori: non ci resta che piangere!

2 dicembre 2017, 18:41 Sr l'impertinente

“Sono tanto semplici gli uomini e tanto obbediscono alle necessità presenti, che colui che inganna troverà sempre chi si lascerà ingannare” sosteneva il buon Niccolò Machiavelli. Un principio questo, più di ogni altro, che si può adattare alla situazione di Crotone e, nello specifico, a ciò che sta accadendo per l'affaire aeroporto.


di Sr* l'impertinente

In molti hanno già cominciato a mettere il cappello su quello che, in fondo, è solo l’avviamento dello scalo finora consistito essenzialmente nell'accensione delle luci e nell'apertura delle porte. Tutto il resto è rimasto invece nella vaghezza.

Qualche esponente del Pd - ad esempio un già citato Dell'Aquila, componente dello staff della giunta regionale - ha fatto presto a rivendicare il ruolo essenziale svolto dal governatore Oliverio.

In realtà, ed a sentire il presidente della Sacal Arturo De Felice, i rappresentanti istituzionali crotonesi racconterebbero solo balle dato che la società avrebbe fatto tutto da sola, insieme a Enac ed Enav, e che l'unico aiuto ricevuto sarebbe stato solo quello dello Stato; invitando tutti ad evitare, pertanto, di rivendicare la paternità dell'apertura.

Un altro presidente, l'americano Abraham Lincoln sosteneva che “potete ingannare tutti per qualche tempo, o alcuni per tutto il tempo, ma non potete prendere per i fondelli tutti per tutto il tempo”.

Sul fronte della mancata chiarezza sulla riapertura del Sant’Anna, però, ha contribuito - e non di poco - anche lo stesso presidente De Felice, che nella sua venuta a Crotone si è mostrato se non allergico quanto meno intollerante verso la stampa.

I ritardi accumulatisi per il riavvio dell'infrastruttura, infatti, a suo dire sarebbero ascrivibili anche alla forte pressione mediatica che avrebbe subito in questi mesi. Un dejà vu: tutto è sempre tutta colpa dei giornalisti!

Il prefetto non è molto avvezzo a dialogare con la stampa che non ricevendo informazioni da fonti dirette (Sacal appunto) se non attraverso veline, chiede, indaga e si pone interrogativi; e tutto questo avrebbe inciso negativamente sulla vicenda. Bontà sua.

“Il pensiero è ingannatore perché può inventare qualsiasi cosa e vedere cose che non ci sono. Può compiere gli inganni più straordinari e quindi non ce ne si può fidare” affermava Jiddu Krishnamurti.

Di pensieri - spesso in libertà - sulla vicenda aeroportuale pitagorica se ne sono espressi tanti, soprattutto da parte di rappresentanti istituzionali d’ogni livello del territorio crotonese.

A partire dal sindaco del capoluogo, Ugo Pugliese, che ha affermato, senza tema di smentita, che la sua Amministrazione ha dismesso la società Sagas, creata per gestire lo scalo, solo quando ha avuto rassicurazioni soprattutto sul fronte occupazionale.

Anche il sottosegretario Dorina Bianchi aveva messo nero su bianco che tutti e 27 ex dipendenti del S. Anna sarebbero stati riassunti da Sacal; altrettanto ha fatto il governatore Oliverio che anche lui aveva ricevuto rassicurazioni dall’azienda lametina.

Per François de La Rochefoucauld “è tanto facile ingannare se stessi senza accorgersene quanto è difficile ingannare gli altri senza che se ne accorgano” e qualcuno in città ha subodorato qualcosa che non quadra.

Ad esempio, stamane gli ex dipendenti dello scalo che non sono stati riassorbiti, in un'apposita conferenza stampa, svoltasi nella Uil Servizi, hanno sottolineato - alla faccia delle rassicurazioni del trio Bianchi-Pugliese-Oliverio - che su un totale di 27 solo 10 di loro sono stati assunti e per giunta con contratti temporanei e part time.

E dire che perfino il già citato De Felice aveva assicurato ai giornalisti presenti nello scalo lo scorso 1 dicembre che la maggior parte degli ex lavoratori erano stati riassunti: con tanto di testimonianze audio e video.

Non si schiarisce, dunque, quell’alone di incertezza su una vicenda che sta assumendo in alcuni suoi aspetti i tratti della farsa ed in altri della commedia dell'arte: con la differenza, però, che alla fine più che da ridere viene da piangere.

“L’umanità è una mandria di esseri che devono essere governati con la frode, l’inganno, e con lo spettacolo” scriveva Edmund Burke e lo spettacolo a cui i cittadini hanno assistito in questi ultimi mesi difficilmente lo dimenticheranno.

Se il buongiorno si vede dal mattino, considerato l'annullamento del volo inaugurale, quello per il Crotone calcio (con annessa successiva sconfitta), allora sulla vicenda se ne vedranno delle belle.

Intanto, come da previsioni annunciate, ufficialmente (fonte la “compagnia” aerea) i voli riprenderanno ma solo dall'8 gennaio. Prima di allora a volare nei cieli di Crotone arriverà solo la Befana con la speranza che distribuisca carbone a chi, sulla vicenda, non dice la verità e un bel po' di soldi ai poveri cittadini affinché possano permettersi di acquistare i biglietti a tariffe non proprio per tutte le tasche.

* Simbolo dello Stronzio