La Bacchetta magica di Mago Marù. Storia del Presidente Oliverio, prestigiatore politico di Gran Class | Vincenzo Falcone

18 ottobre 2017, 16:06 Il Fatto

Il Presidente della Regione Calabria vorrebbe bacchettare la burocrazia regionale, ma non si rende conto che si sta autobacchettando. Spieghiamo il perché. La "Giunta rossa", di cui egli era, nel 1987, Assessore all'Agricoltura aveva ereditato oltre 30.000 forestali ed oltre 6.000 dipendenti, per la gran parte trasferiti, comandati, contrattisti , fatturisti, precari e porta borse della classe politica pro-tempore ( a dire il vero, non certo per colpa dei comunisti). Sono passati 30 anni, da allora, e ancora la Regione Calabria non si è dotata di un vero e proprio organigramma, a causa della continua rotazione degli Assessori che polverizzavano le deleghe e gli stessi dipendenti venivano usati come birilli a seconda delle esigenze degli Assessori stessi. Il quartiere generale era composto dalle segreterie degli Assessori, dove veniva collocato personale "squisitamente politico" che condizionava i funzionari ed i dirigenti a seconda delle esigenze dei loro "capi politici".


Vincenzo Falcone | Economista

Nulla è cambiato dopo l'avvento dei Governatori, dove il potere è nelle mani delle strutture Assessorili che fanno capo, non più agli Assessori, ma direttamente al Presidente.

Una delle peculiarità dei "quartieri generali" di ieri e di oggi, è che, tranne casi eccezionali, essi sono composti da dipendenti o esterni temporanei, nella maggior parte dei casi incompetenti, ma molto preparati a servire la politica in modo quasi militaresco.

Il personale regionale non è stato mai formato e specializzato, ma continuamente sballottato da un Dipartimento all'altro, per gestire servizi senza alcuna competenza specifica.

Oggi, quale è la situazione della burocrazia regionale?:

  • sono stati spostati 14 Dipartimenti in una unica sede procedendo al trasferimento senza mai effettuare una ottimizzazione delle risorse umane e funzionali;
  • ogni Dipartimento provvede da se a gestire il proprio personale, gestire il protocollo, gestire le richieste di verifiche antimafia, Equitalia, DURC, protocollo e dati sulla contabilità, gestire le attività per la trasparenza e l’anticorruzione, la pubblicazione sulla propria area del portale, etc.
  • esistono settori con un dirigente e al massimo due dipendenti;
  • le competenze sono a volte incomprensibili e a volte non è definita una unica paternità;
  • esistono poi, dei dirigenti che hanno più incarichi, in alcuni casi incompatibili, dove il controllato equivale al controllore;
  • non tutti i dati amministrativi sono pubblici o non sono in formato PDF/A;
  • anche se i Dipartimenti sono la prima radice di una struttura organizzativa, il personale ad esso assegnato è utilizzato con diversi atti amministrativi in parallelismi intrecciati dove il ruolo di un solo dirigente diventa un rara certezza.

Quindi, se da una parte la politica posiziona nelle strutture personale non competente e soprattutto nulla facente, proteggendo chi non merita tali privilegi, ad aggravare tutto ciò, si registra anche una certa propensione, da parte di alcuni dirigenti, di disincentivare il merito (probabilmente su "pressione superiore"), penalizzando persone competenti che, dal canto loro, si sentono demotivati a detrimento della efficienza e della funzionalità del lavoro che dovrebbero svolgere.

Non pochi dipendenti lamentano l'assenza di alcuni dirigenti che timbrano una sola volta per certificare la presenza giornaliera e che usufruiscono del buono pasto indipendentemente dalla durata del Servizio.

Un'altra criticità, ormai istituzionalizzata, è la mancanza di coordinamento tra i Dipartimenti e di dialogo tra Settori e Servizi che lasciano liberi i dipendenti di operare senza alcuna direttiva e, quindi, con possibile aumento del clientelismo spicciolo e dei favoritismi, rinviando, spesso, le problematiche da risolvere, senza affrontarle nei tempi dovuti.

Last but non least, sembra che i budget di assegnazione ad ogni dirigente, per le spese di missione, vengono completamente azzerati a fine anno non perché effettivamente servono, ma perché non vengono sfruttati.

Allora mi chiedo, con tutte queste metastasi, basta una "bacchettata" del Presidente per rimettere "le cose a posto", laddove "queste cose" sono figlie di un metodo di governo del personale assolutamente incancrenito?