Consiglieri cacciati, trasferte galeotte e gaffe da vice ministro: ma sarà un Pesce d’aprile?

17 ottobre 2017, 13:39 Sr l'impertinente

“Ci sono sempre due scelte nella vita: accettare le condizioni in cui viviamo o assumersi la responsabilità di cambiarle”. Questo principio di Denis Waitley, scrittore e conferenziere, può valere dovunque ma non a Crotone.


di Sr* l'impertinente

Qui, infatti, il cambiamento non è teso al miglioramento generale ma a quello strettamente personale; non a caso la parola d'ordine, almeno in questi giorni, è “piroette”, intesa come capacità di cambiare posizione per averne vantaggi.

Un termine, questo, introdotto nell'agenda politica crotonese che replicando a Francesco Pesce, uno dei sei “dissidenti”, ha scritto: “la sua storia politica ed istituzionale è punteggiata da acrobatiche e sistematiche ‘piroette’, con ricorrenti trasformismi che evidenziano i turbamenti tipici di un’anima senza pace”.

Ed è ancora il grande Black (al secolo Vincenzo Sculco, detto Enzo) in una nota in cui lo ha cacciato dai Demokratici, ha sottolineato che “Pesce dunque diventata palese una cronica ‘incapacità’ a concepire correttamente il ruolo istituzionale ed emerge un’intima predisposizione ad avvelenare i pozzi”.

“Quando soffia il vento del cambiamento, alcuni costruiscono dei ripari ed altri costruiscono dei mulini a vento” dice un proverbio cinese; e viste le bordate, in termini di accuse, che sono volate in questi giorni, un rifugio è sempre utile.

Ad esempio: nella sua contro replica Pesce dice al “grande Capo ovvero il signor Sculco”, che “quando non ha argomentazioni convincenti per fornire giustificazione alcuna alla difficilissima situazione che, sotto gli occhi di tutti, la nostra città sta vivendo ormai da mesi, non trova arma migliore che quella di ingiuriare l’avversario”.

Come se non bastasse aggiunge: “Quel che è sicuro è che il sottoscritto non si è accostato certo, come altri, alla politica per trovarvi un comodo sostentamento, in quanto ha di che vivere grazie alla sua onorevole professione”.

Pesce, poi, puntualizza: “E poi, da quale pulpito proviene l’accusa delle acrobatiche e sistematiche piroette, proprio da un maestro delle piroette, che sa bene quando più gli conviene farle”.

A sentire questo botta e risposta, ha ragione Harold Wilson, politico britannico: “Chi rifiuta il cambiamento è un vero e proprio architetto della decadenza e del disfacimento. La sola istituzione umana che può rigettare il progresso è il cimitero".

Ed ancor di più se si pensa alla lite che è scoppiata anche sul fronte dell'opposizione, tra i consiglieri comunali Giovanni Procopio e Mario Megna. Tutto per colpa di una missione a Vicenza.

Megna, infatti, è stato autorizzato a recarsi, insieme al sindaco, nel capoluogo veneto per partecipare alla assemblea dell’Anci in qualità di rappresentanza dell'opposizione.

Per questa missione il Comune ha impegnato 800 euro, “quale somma necessaria al rimborso delle spese che andrà eventualmente a sostenere il consigliere comunale in occasione della partecipazione alla XXXIV Assemblea Annuale Anci”.

Per Saul Alinskycambiamento significa movimento. Movimento significa frizione. Il movimento o il cambiamento senza frizioni o conflitti appartiene solamente al vuoto rappresentato da un mondo astratto che non esiste”.

A tal riguardo, Procopio esprime il disappunto non tanto per la missione del consigliere ma per il “criterio da cui deriva l’indicazione di un membro dell’opposizione a rappresentare, insieme al sindaco, il Comune di Crotone”.

Questo perché “nessuna informazione né tantomeno alcuna discussione è stata fatta con i consiglieri di opposizione qualora fosse stata ravvisata la necessità di una rappresentanza non di maggioranza a partecipare ai lavori dell’Anci”.

E così conclude il consigliere comunale di Crotone Bene Comune: “A tal proposito, caro presidente, le porgo le mie scuse nel caso in cui nel frattempo sia cambiata la maggioranza e io non me ne sia accorto”.

“Coloro che non cambiano mai le proprie opinioni si amano più di quanto amano la verità”, sosteneva Joseph Joubert, filosofo francese. C'è, però, chi cambia troppo spesso, come Dorina Bianchi, che in termini di piroette non teme confronti.

In settimana, intervenendo per l'ennesima volta sull'aeroporto Sant’Anna, ancora chiuso, la sottosegretaria ha invocato la dismissioni delle quote di Sagas da parte dei Comuni di Crotone e Isola Capo Rizzuto.

A risponderle, in questo caso, è stata Carmela Maiolo, vice sindaco di Isola: “Forse l’onorevole Bianchi non sa quanto indica la legge Madia in termini di società partecipate dagli enti pubblici solo a questo posso imputare il suo invito”.

E ha continuato: “Onorevole, vorrei informarla che, appunto per come ci impone la legge, abbiamo inserito la Sagas nelle società da dismettere così come ha fatto la Regione Calabria. Forse il sottosegretario non sa che la dismissione delle quote, come il mettere in liquidazione una società, ha dei tempi che la legge Madia appunto, fissa entro un anno”.

Per John Seddon “se continui a fare la cosa sbagliata non riesci ad imparare perché apprendi solamente a fare meglio una cosa sbagliata”.

Qui di cose sbagliate se ne sono fatte, eccome. Tanto che sorgono alcune domande: possibile che un rappresentante del governo non conosca ciò che il Governo dice, e faccia poi una nota in cui lascia trasparire di non conoscere ciò di cui discetta?

È possibile, ancora, che Enzo Sculco arrivi ad accusare un consigliere comunale, perfino cacciandolo, di fare piroette e pensare più agli interessi di bottega piuttosto che a quelli della comunità?

Ai cittadini ed elettori che hanno conosciuto l’onorevole solo dal 2001 e allo stesso Enzo Sculco (ironicamente noto anche come “l'uomo delle risorse umane”) la risposta!

*simbolo dello stronzio