Zes Catanzaro-Crotone-Lamezia: il porto pitagorico non è un ostacolo

16 settembre 2017, 09:21 Calabria Domani | di Rodolfo Bava

In Calabria è nostra abitudine non già “partire in quarta” sulle varie problematiche regionali ma, piuttosto, il vezzo di darci la “zappa sui piedi”.

Sabato 9 scorso, ecco, a piena pagina, su un quotidiano calabrese, la grande notizia: “La richiesta congiunta di Catanzaro-Crotone-Lamezia-Zona Economica Speciale a tre. Sviluppo senza campanile”.

Anche il deputato del Pd, Giancarlo Galli, nella sua relazione sul Decreto Mezzogiorno ha affermato: “Il Sud rappresenta una piattaforma logistica ed industriale sul Mediterraneo”.

Alcuni giorni dopo, precisamente martedì 12, il professionista Antonio Bevacqua ripercorre l’iter della Legge ed illustra i grandi vantaggi che ne deriverebbero per tutta la Calabria. Però intende precisare quanto segue: “La seconda Zes? Se Oliverio vorrà”.

Ma ecco fare capolino un’inveterata abitudine calabrese: il sindaco di Cassano, Gianni Papasso, è pronto per richiedere l’istituzione di una Zes anche tra la Sibaritide ed il Pollino. Ed altre istanze seguiranno. Come al solito, in ogni circostanza. Niente male se si riuscirà ad attivarle. In Polonia, ad esempio, grazie alle Zes sono stati creati ben 213 mila nuovi posti di lavoro.

A frenare l’entusiasmo, però, provvedono due giornalisti - Francesco Molica e Domenico Rositano - i quali, venerdì 15, titolano così un loro articolo: “Seconda Zes, incognita porto”.

Secondo i due “esperti” il porto di Crotone non disporrebbe delle caratteristiche previste nell’attuale normativa (il Regolamento dell’Unione Europea n. 1315 dell’11 dicembre 2013, collegato alla rete trans-europea dei Trasporti).

Ebbene, riteniamo che i due giornalisti abbiano equivocato – involontariamente o di proposito? – perché nel suddetto “Regolamento” vengono soltanto prospettate le possibilità di migliorare “l’efficienza e l’efficacia dei trasporti, assicurando una migliore integrazione modale in tutta la rete, sotto il profilo delle infrastrutture, dei flussi informativi e delle procedure”.

Poi, per quanto riguarda la rete marittima trans-europea (detta anche “autostrade del mare”) vi figura soltanto Reggio Calabria (vedere la cartina pubblicata), ma ciò non preclude che possa essere inserita anche Crotone con il suo meraviglio porto (meglio: porti).

Inviteremmo il giornalista Molica a recarsi in città per potersi rendere conto della potenzialità dei nostri porti. Ed essendo un esperto in euro progettazione potrebbe premurarsi di consigliare i vari sindaci di Lamezia, Catanzaro e Crotone in che maniera agire. Anziché scrivere articoli.

Rodolfo Bava