Gravidanza, cibo e cellule staminali cordonali: esiste un legame?

24 luglio 2017, 08:30 Sorgente Salute

A cura di: Ufficio Stampa Sorgente

Durante la gravidanza si sente spesso parlare della decisione di conservare cellule staminali del cordone ombelicale oltre che di seguire una corretta alimentazione. La cultura italiana “del mangiar bene” è molto diffusa ma non facilita il tema dell’approccio al cibo per alcune persone.

È ormai noto il legame tra alimentazione e gravidanza, associato al benessere della donna e allo sviluppo del bambino. Sul sito del Ministero della Salute1 è consultabile un vademecum sul regime alimentare da adottare durante la gravidanza. Per esempio si consiglia di fare 4 o 5 pasti al giorno, bere molto, scegliere frutta e verdura fresca di stagione ben lavata, carni bianche e pesce come sogliole, merluzzo, nasello e trote ben cotti. La carne e il pesce crudi vanno evitati, così come gli insaccati, i cibi grassi e le bevande alcoliche, mentre basta limitare il consumo di caffè, uova e zucchero.

Uno studio2 del gruppo di medicina rigenerativa dell’Ospedale San Matteo di Pavia ha messo in evidenza il legame tra l’alimentazione dei genitori (prima e durante la gravidanza) e le staminali del cordone ombelicale.

Gli elementi costitutivi dei cibi potrebbero, infatti, influenzare lo sviluppo di ovociti e spermatozoi. Questi andrebbero a loro volta ad influenzare le staminali del cordone ombelicale. Secondo lo studio i figli di madri malnutrite o ipernutrite potrebbero avere meno cellule staminali, e di conseguenza una maggiore predisposizione alle malattie, oltre che delle difese immunitarie più basse. L’organismo ha una minore capacità di ripresa e più difficoltà a rimpiazzare le cellule perse. La perdita delle cellule è fisiologica ed avviene quotidianamente ma non è stata collegata alla malattia. La presenza di un numero minore di staminali va a minare la salute dell’individuo.

La conservazione delle cellule staminali del cordone ombelicale permette di avere uno strumento terapeutico molto importante a disposizione, le cui potenzialità aumentano con il progredire della ricerca scientifica.

Per ulteriori informazioni: www.sorgente.com

Note

  1. “Gravidanza, corretta alimentazione”. Ministero della Salute
  2. Per informazioni sullo studio La Provincia Pavese