Aspettando l’ottavo assessore la Giunta Pugliese si sollazza con le giravolte, all’ombra del rimpasto

18 luglio 2017, 07:46 Sr l'impertinente

Non ci resta che affidarci alla legge dei grandi numeri (sperando in una raccomandazione di Pitagora) per sperare che, possibilmente, anche in tempi brevi, l’amministrazione comunale faccia, finalmente, la cosa giusta. Per rinfrescare la memoria, tale legge prevede che, “per un numero di ripetizioni identiche dello stesso esperimento, che tende all’infinito, la probabilità di un determinato evento tende a coincidere con la sua frequenza”.


di Sr* l’impertinente

In dodici mesi di Amministrazione comunale, la giunta Pugliese ci sta provando in tutti i modi ma, finora, non è riuscita a prendere spunto dal titolo del film del 1989 scritto e diretto da Spike Lee: “Fa' la cosa giusta (Do the Right Thing)”.

La citazione di Spike non è casuale: tra i personaggi del film, infatti, ce n’è uno chiamato il “sindaco”, maltrattato da tutti, che parla con chiunque, e “Mother Sister”, una signora che osserva dalla propria finestra tutto il viavai.

E di contestazioni, al primo cittadino pitagorico, specialmente di recente, non ne sono certo mancate; e c’è anche la “sorella madre”, nelle vesti, solo un po’ più giovani, di Flora Sculco, figlia di Enzo, il deux ex machina.

“Una volta credevo che il contrario di una verità fosse l’errore e il contrario di un errore fosse la verità. Oggi una verità può avere per contrario un’altra verità altrettanto valida, e l’errore un altro errore” scriveva l’insuperato Ennio Flaiano.

E di come l’amministrazione comunale in carica sia avvezza all’errore o, meglio, alla marcia indietro, lo si può verificare vedendo nell’albo pretorio, sia nella sezione dei provvedimenti dei dirigenti che in quelli della giunta, le numerose rettifiche.

In realtà, come già evidenziato in diverse occasioni, più che di errori si è trattato di giravolte a 180 gradi, non dovute alla consapevolezza di averli commessi, gli errori stessi e, quindi, un’auto correzione, ma di variazioni arrivate dall’esterno.

Talvolta la “bacchettata riparatrice” è arrivata dai sindacati, con i quali si è arrivati perfino alle carte bollate, dalla Prefettura, altre ancora dal Segretario generale dell’ente; per tacere delle retromarce indotte dal “manovratore”.

L’errore, o meglio, il non fare quasi mai la cosa giunta, sta diventando una prerogativa dei “Pugliese boys & girls” e, dopo un anno di amministrazione, è forse il caso di apportare dei correttivi.

E i problemi e situazioni intricate e difficili da sbrogliare, la giunta comunale sembra avere una calamita per attirarli, o meglio, come diceva il buon Diogene (inteso come filosofo) se li va a cercare con il lanternino.

Non a caso hanno ripreso a circolare voci, anche insistenti, di un rimpasto nella giunta, in attesa dell’ottavo assessore, atteso quasi fosse “Godot”.

Anche in questo caso, la citazione del personaggio di Samuel Beckett non è casuale, considerato che l’opera in questione si inserisce nell’ambito del teatro dell'assurdo ed è costruito intorno alla condizione dell'attesa, proprio quella che ormai da un anno vive.

“L’errore è quando sbagli una volta. Due volte, è stupidità. Oppure, amore”. Scrive “ilcontenudo” su Twitter. Ed in effetti, Ugo Pugliese e la sua giunta, hanno sempre detto di amare la città di Crotone.

*simbolo dello stronzio