Davide contro … Allegri: la sfida (im)possibile e lo sceriffo lucertola che rincuora Nicola

20 maggio 2017, 19:03 Trasferta Libera

La conferenza prima della gara Juventus-Crotone inizia con un Alex Cordaz, che entra in sala stampa sorridente e grintoso come sempre, quasi a voler caricare anche i giornalisti presenti. Al suo seguito il secondo portiere Marco Festa, anche lui grande protagonista di questa stagione a dir poco affascinante dei rossoblù.


di Cinzia Romano | Trasferta Libera

Le domande sono quasi tutte incentrate su una sfida in cui i tre punti pesano sia per la salvezza che per lo scudetto, con una Juventus super favorita nel suo nuovo stadio. Ma il capitano prontamente risponde:

“Lo Juventus Stadium è bello, ma a me piace l’Ezio Scida! È un piacere e siamo onorati di andar lì e giocarci questa gara lottando per raggiungere il nostro obiettivo, con la consapevolezza di incontrare una grande squadra, senza paura, con grande serenità, con la voglia di metterci in gioco e vedere fino a che punto possiamo arrivare. Siamo coscienti dei nostri mezzi e sappiamo che il Crotone ha disputato un campionato a testa alta”.

“Anche nelle difficoltà siamo andati sempre avanti per la nostra strada, in maniera umile, cercando di seminare bene. Adesso stiamo raccogliendo, vada come vada, dobbiamo essere tutti felici di ciò che si è fatto. Siamo un gruppo unito, merito soprattutto di chi non ha giocato molto, perché per loro è stato più difficile, ma sono sempre arrivati agli allenamenti con entusiasmo. La Juventus ha grandi giocatori e durante la settimana si percepisce che la sfida è emozionante, ma dopo il fischio di inizio non guarderò i nomi sulle maglie.”

Si conclude così il suo intervento lasciando spazio all’allenatore che paragona i suoi calciatori a dei nei patentati, un po’ inesperti e titubanti a inizio campionato, ma oggi piloti coscienti delle proprie qualità e liberi mentalmente. La parte migliore arriva però quando, sorprendendo tutti, dice di aver trovato un nuovo sponsor di rappresentanza: “Rango”.

E allora descriviamo questo film intrecciandolo con il percorso del Crotone 2016/2017: Rango è un piccolo camaleonte che ad un certo punto della sua vita si ritrova sbalzato nel deserto, in un luogo sconosciuto, con mille imprevisti e tante sfide tutte da intraprendere per riuscire a sopravvivere.

E proprio come i giornalisti, comodamente seduti, raccontano le vicende sportive, a narrare la storia della lucertola è un coro di quattro gufi mariachi (gruppi musicali messicani), che con le loro chitarre suonano e descrivono gli eventi, iniziando così: “Qui nel deserto dei Mojave gli animali hanno avuto milioni di anni per adattarsi ad un ambiente inclemente, ma la lucertola sta per morire, ha tanto coraggio e prodezze farà ma fate attenzione non sopravvivrà!”

E sembra calzare a pennello con la famosa griglia di partenza in cui si dava per spacciata la neopromossa calabrese. Così come Rango arriva a Polvere, una cittadina del selvaggio West, dove tutti scappano via perché manca l’acqua, il bene primario per continuare a vivere, ecco catapultati allenatore e giocatori intrepidi, nella città della Magna Grecia, con uno stadio da finire, con poche finanze a disposizione e tanta inesperienza, ma con un desidero nell’anima.

Nel film Rango affronterà un viaggio col grande cuore, con incoscienza, con spavalderia, dal suo punto di vista stravagante: è un camaleonte che può fingere di essere qualsiasi cosa. Ma tutto avrà inizio quando entra nel Saloon della città, in quel momento tutti lo fissano con aria interrogativa, con diffidenza e un pizzico di ostilità e chiedendogli “Chi sei tu di preciso?”

Lui in realtà non sa chi è, ma leggendo una scritta su una bottiglia di succo di cactus si inventerà il suo nome e anche un vissuto che non ha, improvvisando di aver ucciso i cattivi fratelli Jenkins, tutti e sette con un solo colpo di pistola. Ha inizio così un avventura epica per salvare una città, in un viaggio attraverso un mondo diverso con irriverente umorismo.

Un giorno il sindaco, raffigurato da una vecchia tartaruga, convoca la piccola lucertola sulla balaustra della sua stanza e, mostrandogli la città e gli abitanti, dice: “Li vede signor Rango? La gente ha bisogno in qualcosa in cui crederee consegnandogli la stella concludeil suo destino l’attende…”

Da questo momento sarà lui lo sceriffo in cui tutti ripongono le loro speranze, nonostante si senta continuamente ripetere Sei un forestiero e i forestieri non durano a lungo qui”.

La bambina topo di nome Priscilla, che inizialmente guardava il camaleonte verde con i suoi occhioni grandi e gli sottolineava quanto fosse strano il suo aspetto esteriore, ad un certo punto gli chiede: “Tu ci salverai vero?” e Rango in maniera decisa risponde contaci sorellinae rivolgendosi a tutta la popolazione dice: “Volete qualcosa in cui credere? Allora credete in quel cartello (indicando la scritta sceriffo) perché finché sarà appeso lì noi avremo speranza!”

È veramente buffo come realmente questo film si incastri a pennello con quello di una squadra di calcio, in cui la società FC Crotone consegna a mister Nicola le chiavi di uno spogliatoio e di un sogno, proprio come il sindaco fa con Rango. I tifosi che gli chiedono la salvezza e anche quando le cose non vanno esattamente per il verso giusto lui ripeterà sempre “questa squadra mostrerà il suo valore nel girone di ritorno e finché la matematica non ci condannerà resteremo appesi alla speranza”

Un Crotone che si è ritrovato smarrito nel deserto della serie A, a dover affrontare le altre compagini del campionato, combattendo in ogni gara anche contro gli sgambetti arbitrali, che ha mangiato durante il viaggio tanta polvere, ma ha trovato lo giusto spirito di appartenenza ad una maglia, ad una città della Calabria a cui molti hanno detto “no grazie”.

Una delle frasi di Rango, più rappresentative del film è Chi sono io? e, allo stesso modo, il Crotone ha dovuto imparare a trovare la fiducia dei propri mezzi per diventare chi realmente è oggi, ottenendo un’identità precisa secondo le idee del suo allenatore, che ha avuto nell’intuizione del 4-2-2-2 la svolta di una stagione apparentemente compromessa.

Il tutto grazie anche a una società che ha lasciato lavorare con serenità il gruppo e oggi siamo a raccontare di un Crotone che sebbene sembra spacciato, fa paura anche alla prima della classe. Una Juventus caricata a mille da Allegri e dai suoi giocatori che richiamano numeroso il pubblico per vincere e festeggiare nel proprio stadio lo scudetto.

Ma il messaggio più bello e emozionante del film sta in ciò che l’armadillo Carcassa, una guida per Rango, incontrandolo per la seconda volta, nel momento in cui tutto sembra portare alla disfatta, gli ricorderà che “nessuno può tirarsi fuori dalla sua storia!”

Il Crotone in un anno è riuscito a scrivere la sua storia un po’ pirandelliana, dimostrando di essere come il piccolo camaleonte irriverente Rango, che è diventato qualcuno uscendo dall’anonimato, rappresentando le speranze e il riscatto di tante storie individuali in cui ognuno di noi può rispecchiarsi.

IL TABELLINO

Juventus-Crotone è in programma domenica 21 maggio alle ore 15 allo Juventus Stadium

JUVENTUS, I CONVOCATI DI ALLEGRI

  • Portieri - Buffon, Neto, Audero. Difensori - Chiellini, Benatia, Alex Sandro, Barzagli, Bonucci, Dani Alves, Lichtsteiner. Centrocampisti - Pjanic, Khedira, Marchisio, Mattiello, Lemina, Asamoah, Sturaro, Rincon. Attaccanti - Cuadrado, Higuain, Mandzukic, Dybala, Kean.

CROTONE, I CONVOCATI DI NICOLA

  • Portieri: Cordaz, Festa, Viscovo; Difensori: Ceccherini, Claiton, Dussenne, Ferrari, Martella, Mesbah, Rosi, Sampirisi; Centrocampisti: Acosty, Barberis, Capezzi, Crisetig, Nalini, Rohden, Sulijc; Attaccanti: Falcinelli, Kotnik, Simy, Trotta, Tonev. Diffidati: Ceccherini e Rohden Inidisponibile: Stoian

L’ARBITRO

Paolo Mazzoleni di Bergamo. Quella di domenica sarà la 25ª direzione della Juventus per il Fischietto lombardo: nei 24 precedenti, 16 vittorie bianconere, quattro pareggi e quattro sconfitte. L'ultimo match arbitrato risale allo scorso 27 novembre 2016, con la trasferta a Marassi contro il Genoa. Assistenti: Barbirati e Tegoni; quarto ufficiale: Di Vuolo; addizionali: Irrati e Maresca.

LE CURIOSITÀ

  • Juventus: Segna da 27 giornate di fila; Imbattuta in casa da 51 gare ufficiali
  • Crotone: Cordaz, 100^ gara in maglia rossoblù. Striscia positiva record del Crotone in serie A: 17 punti nelle ultime sette giornate - 3 vittorie e 2 pareggi; sempre in gol da 830 minuti; non subisce gol da 220’.