Nicola ‘padrino’ di “Vinci con noi”: bimbi autistici invadono lo Scida, tra calcio e solidarietà

18 marzo 2017, 17:21 Trasferta Libera
A destra: Stefania D'Elia

Mister Nicola apre la conferenza stampa, alla vigilia della partita casalinga contro la Fiorentina, sottolineando la presenza di un gruppo di ragazzi disabili, che hanno raggiunto lo “Scida” per coronare il sogno di Vincenzo, un ragazzo affetto da autismo, che ha fortemente desiderato questo incontro ravvicinato. Un momento di grande entusiasmo e di vera amicizia.


di Cinzia Romano | Trasferta Libera

“In questa visita, il tifo c’entra poco. C’entra ciò che rappresentano questi ragazzi e la loro associazione. Complimenti a questi genitori, perché la maggior parte sono genitori, che hanno una pazienza infinita e si occupano dell’educazione di bimbi che hanno una sensibilità incredibile e che difficilmente riescono a relazionarsi. Bisogna, veramente, togliersi il cappello ad iniziative del genere e, oggi, grazie al Crotone Calcio non a Davide Nicola, è giusto dirlo, sono stati accolti facendoli assistere ad una parte dell’allenamento, facendogli fare le foto con la squadra e domani assisteranno alla partita Crotone-Fiorentina. Speriamo che diano il loro contributo perché, quando si mettono insieme, il tifo lo sanno fare alla grande.”

Simpatizzanti d’eccezione, arrivati direttamente in pullman da Bari, sul prato dell’Ezio Scida: insieme, in un abbraccio di amicizia e fraternità col mister e la squadra.

A spiegare chi sono è Stefania D’elia, mamma del piccolo Vincenzo.

“È l’Associazione sportiva dilettantistica “vinci con noi” e ci occupiamo di progettare dei percorsi in acqua per ragazzi disabili con autismo e con altri tipi di disabilità intellettuale e fisica. Abbiamo conosciuto mister Davide Nicola a Bari, quando lui era allenatore della squadra pugliese e con lui c’è stato un primo approccio, molto amichevole, dal quale poi è venuto fuori un video, molto bello, che ha permesso all’AICIS Bari di vincere un premio nel campo della solidarietà. Questa amicizia con Davide Nicola è durata nel tempo, mese dopo mese, soprattutto perché uno dei bambini, da cui l’associazione prende il nome, “Vincenzo”, quando lo vedeva in televisione provava un certo entusiasmo e gioia, al punto tale da nominarlo ripetendone il nome. Vincenzo è un bambino che non parla e ripetere il nome di Davide era per i genitori una cosa eclatante, molto bella e importante. Di lì un carteggio con Davide fino ad arrivare al punto di mettere in atto questo piccolo sogno: una trasferta da Bari a Crotone. Una delegazione è venuta in Calabria, proprio per omaggiare e ringraziare Davide, perché il due Aprile è la decima giornata mondiale dell’autismo. In quella circostanza l’Associazione farà un Gran Galà e, alla presenza delle autorità, della squadra del Bari, mister Nicola verrà nominato “Padrino” dell’Associazione “Vinci con Noi” per l’anno 2017.

Questo incontro con Davide Nicola, allo stadio Ezio Scida, quale effetto personale ha generato nel tecnico e nei ragazzi?

“È stato vissuto con grandissimo entusiasmo. C’è stato uno scambio di doni. Noi abbiamo portato una targa con il logo dell’Associazione e una frase nella quale viene racchiuso tutto il senso della nostra vicinanza. Questo piccolo gesto che Nicola ha fatto a Bari come valorizzazione dei bambini, è stato sottolineato come bellissimo atto d’amore. A loro volta, l’Fc Crotone e Davide Nicola, ci hanno regalato una maglietta perché i bambini mi ripetevano sempre “quando andiamo allo stadio?” “Noi vogliamo andare allo stadio da Davide” e il Crotone ci ha dato questa maglietta con sopra scritto: “Allo stadio da Nicola”. È stata un’esperienza bellissima perché abbiamo verificato, e lo dico col cuore in mano, che i sorrisi non erano soltanto per le fotografie, ma sono stati sorrisi per tutto il tempo in cui ci siamo intrattenuti. Ci hanno trattati veramente con i guanti di velluto e questo non può che renderci felici, visto che noi viviamo, invece, in una società dove l’autismo, purtroppo, è ancora considerato un problema e non una risorsa di arricchimento per tutti.”

Il Crotone non sta vivendo un momento brillantissimo, si trova in una posizione complicata di classifica, con poche speranze ancora vive. La vostra presenza, questo immenso entusiasmo e l’intenso rapporto con i ragazzi, potrebbe regalare ulteriore entusiasmo, nel difficile confronto con la Fiorentina?

“Noi ci auguriamo di sì. In effetti sarebbe il senso della nostra venuta. Vorremmo portargli un po’ di fortuna e possa essere, domani, la svolta del percorso calcistico del Crotone in questo finale di campionato. Soprattutto, in una giornata particolare che è la giornata della “festa del papà”. Nicola si è comportato con noi come un padre amorevole fa con un figlio in difficoltà. Quindi, il figlio in difficoltà prende per mano il papà e lo accompagna facendogli sentire tutta la sua vicinanza e il suo appoggio. Ripeto, è questo il senso della nostra venuta a Crotone.”

Il calcio può e deve essere anche un collante, un trampolino per lanciare queste e tante altre campagne di sensibilizzazione di contesti che quotidianamente si vivono in molte famiglie, a volte abbandonate da una società troppo distratta e superficiale. Divulgare realtà più complesse, a volte difficili da gestire, ma che con l’amore e la caparbietà di pochi riesce a far sorridere questi bambini, deve essere il simbolo che insieme si vince.

Le grandi imprese, comprese quelle calcistiche, hanno comportato da sempre un mix di coraggio e di follia, quello che dovremmo avere tutti ogni qualvolta ci si trova a dover affrontare il diverso o ciò che reputiamo impossibile. Come disse il famoso pediatra austriaco, Hans Asperger, “Un pizzico di autismo è necessario per il successo nelle arti e nelle scienze”.

Forza ragazzi, voi metteteci il cuore, al resto ci pensiamo noi.