Trump mette in tavola una frittura globale totale


Venturino Lazzaro
Cambio Quotidiano Social


Cari amici, buona domenica. La variabilità del tempo, in questi giorni, mi sorprende. E mi sorprende, insieme, la variabilità e la diversità delle notizie che dal mondo sono giunte in questi giorni. E la loro contemporaneità. Per esempio è capitato che con Trump abbiamo giurato contemporaneamente. Ma mentre lui giurava fedeltà alla costituzione americana, io giuravo che mai più avrei messo i cícoli già nel primo impasto della pitta maniàta (secondo me limitano la lievitazione) mentre vanno messi nel secondo, per lievitare insieme, definitivamente, prima di infornare.


La contemporaneità spesso "spalma" sugli eventi una sorta di collante temporale che li congela nel ricordo come fatti associati, indistinguibili. E chissà che, in qualche modo, eventi anche molto lontani possano influenzarsi. Sempre per esempio, mentre pesavo i cícoli prima di impastare, arrivava la notizia, dirompente, del salvataggio dei bambini in quell'albergo. Sono certo che la gioia (sincera) per l'evento ha determinato una "pesata" molto più generosa del previsto, e quindi una pitta maniàta più gustosa. Cosí come credo che vedere la faccia slavata della May (la separatista inglese), ha determinato un impasto più nervoso, irrequieto, quasi cattivo.


La storia è un tutt'uno, una sinergía continua, un magico accordo, una reciproca influenza. E un'influenza, un condizionamento, potrebbe funzionare anche al contrario. Chissà che non possa essere la quotidianità (virtuosa, ispirata), ad influire sulla grande storia, sulle decisioni riguardo i grandi eventi. Potrebbe succedere che un'ondata di frittura planetaria possa determinare un accordo globale tra i potenti. E che un miliardo di pignatte pippiànti possa indurre ad una pace universale permanente. Chissà. Io non dispero. E nel dubbio...friggo. Buon appetito.