Cordone ombelicale: caratteristiche e potenzialità

22 dicembre 2016, 18:00 Sorgente Salute

A cura di: Ufficio Stampa Sorgente

Il cordone ombelicale è un organo che permette lo scambio dei nutrienti tra la mamma e il bambino durante tutta la gravidanza. È lungo mediamente 50 cm, con uno spessore di 2 cm e ha un colore madreperlato. Origina nella placenta della mamma, per questo il sangue che lo attraversa viene chiamato anche “sangue placentare”, oltre che “sangue del cordone ombelicale”, e al suo interno contiene cellule staminali.

Il sangue del feto circola attraverso i vasi del cordone ombelicale, ovvero una vena ombelicale che porta sangue ossigenato e nutrienti al feto, e attraverso due arterie che trasportano in direzione inversa, cioè dal feto alla palcenta, il sangue ricco di anidride carbonica e cataboliti, prodotti di scarto che derivano dalla demolizione di proteine e amminoacidi. La vena e le arterie sono racchiuse da un tessuto connettivo mucoso chiamato gelatina di Wharton.

Il sangue del bambino e quello della mamma sono diversi, si tratta di due circoli sanguigni separati. La placenta ha il compito di tenerli separati, ma deve permettere lo scambio dell’ossigeno, delle sostanze nutritive e delle sostanze di scarto dovute al metabolismo del bambino.

Il momento del “taglio del cordone” alla nascita del bambinocomporta la chiusura di vena e arterie e tecnicamente viene chiamato “cessazione del circolo ombelicale”, evento che si verifica in maniera graduale, con tempistiche soggettive a seconda del bambino. Solitamente sono necessari dai tre ai quindici minuti ma in alcuni casi è possibile che ci voglia più tempo.

Inoltre, è importante sapere che il cordone racchiude in sé un grande potenziale, in quanto al suo interno sono presenti mediamente tra i sessanta e gli ottanta centimetri cubici di sangue ricco di cellule staminali chiamate “staminali cordonali”.

Queste cellule possono essere crioconservate per diversi anni ai fini di un possibile utilizzo terapeutico, grazie alla conservazione del cordone ombelicale.

La conservazione può essere:

Privata: le cellule staminali vengono conservate in una banca cordone ombelicale all’estero, rimanendo a disposizione del donatore e della sua famiglia;

Pubblica: il sangue raccolto viene conservato in una banca cordone ombelicale pubblica e le sue cellule sono messe a disposizione della collettività;

Le staminali cordonali sono un prezioso strumento terapeutico, già impiegato nel trattamento di patologie come linfomi, leucemie ed altre patologie1. La ricerca scientifica sta facendo grandi passi avanti e vi sono moltissimi studi clinici che stanno verificando l’utilità delle cellule staminali del cordone ombelicale per il trattamento di malattie senza cura, come il diabete, il morbo di Parkinson o l’Alzheimer. Ad oggi sono 35.0002 i trapianti di staminali cordonali nel mondo con molti casi di successo, di vite migliorate oppure salvate.

Per ulteriori informazioni: www.sorgente.com

Note:

1. Decreto Ministeriale 18 Novembre 2009
2. New York Blood Center's National Cord Blood Program