Varekai, il nuovo fantastico viaggio del Cirque du Soleil

Patrizia Muzzi | Cambio Quotidiano Social


‘Nel profondo di una foresta in cima a un vulcano, esiste un mondo straordinario, dove tutto è possibile: Varekai ... Dal cielo cade un giovane uomo solitario, e la storia comincia. In questo giorno ai margini del tempo, in questo luogo in cui tutto è possibile, inizia un incantesimo ispirato alla vita ritrovata’.


Comincia così la storia di Varekai (che in rom significa ovunque), spettacolo ideato da Dominic Champagne e prodotto da Cirque du Soleil, il circo più famoso e amato del mondo.Varekai è un omaggio all’anima nomade, allo spirito e all’arte della tradizione circense. Lo spettacolo inizia con il mito greco di Icaro: dopo aver volato troppo vicino al sole ed essere caduto dal cielo, Icaro si ritrova secondo l’immaginazione del regista, in una foresta lussureggiante e piena di creature esotiche…

In scena all’Unipol Arena di Casalecchio di Reno (BO) dal 2 al 6 novembre, lo spettacolo coinvolge circa 100 persone provenienti da 19 Paesi diversi tra artisti e addetti ai lavori. Il set, creato da Stéphane Roy, comprende quattro elementi principali: la foresta, il palcoscenico, la passerella, e il belvedere. La foresta è composta da 330 "alberi", alti da 5 a 10 metri, di cui circa 20 sono scalabili.

La costumista Eiko Ishioka ha tratto ispirazione dal mondo naturale: dalla vita delle piante, dei rettili, dagli animali terrestri, dalla vita marina, dal vento, l'acqua, il fuoco e dal legno. Mentre ci sono oltre 130 costumi in tutta la collezione, oltre 600 elementi si combinano per rendere l'intero guardaroba di costumi, scarpe, cappelli e accessori. Durante il tour sono impiegate 250 ore alla settimana per mantenere i costumi in uno stato utilizzabile per le prestazioni. Questo include la riparazione, la pulizia, la pressione, la riverniciatura (ad esempio delle scarpe), la stiratura, e altre attività correlate. La parte musicale è eseguita dal vivo da sette musicisti e due cantanti e da un gruppo di coristi.

Le Cirque du Soliel ha avuto il pregio di riavvicinare gli scettici come me a questo tipo di spettacolo. I numeri degli atleti sono uniti tra loro da una storia: hai la sensazione di assistere contemporaneamente a un’opera di Verdi, a una commedia di Goldoni, a una gara olimpica di ginnastica, a un busker festival e a una festa di gitani. Attraverso le musiche inizia un fantasmagorico viaggio tra epoche e popoli, tra danze orientali e balletti russi, il tutto non dimenticando la vecchia tradizione clownesca che a tratti, e con grande godimento del pubblico, spezza il ritmo incalzante dello spettacolo per riportarci sulla terra e farci divertire con grazia e semplicità.

Lo spettacolo al quale ho assistito è stato davvero coinvolgente: musiche, soluzioni scenografiche, balletti, performances atletiche, costumi, luci, ci conducono in un non luogo dove si ritorna bambini e si fa parte della storia trasformandosi in creature primordiali. Si perde il senso del tempo, ci si emoziona e non si vorrebbe più uscire da lì, dal mondo di Varekai dove tutto è possibile.


Il tour proseguirà nelle seguenti città: Torino (10-13 novembre); Nantes (16-20 novembre); Toulouse (23-27 novembre); Strasbourg (23 novembre-4 dicembre); Parigi (7-11 dicembre), Lille (14-18 dicembre); Lisbona (5-15 gennaio 2017); Siviglia (18-21 gennaio); Gijon (25-28 gennaio); Sheffield (2-5 febbraio); Dublino (8-12 febbraio); Newcastle (15-19 febbraio); Leeds (22-26 febbraio); Birmingham (2-5 marzo); Nottingham (8-12 marzo); Glasgow (15-19 marzo); Lyon (13-16 aprile); Amsterdam (20-23 aprile); Bratislava (27-30 aprile); Budapest (12-14 maggio); Sofia (26-28 maggio) e Ljubljiana (2-4 giugno).