Ufo Pugliese il sindaco Yachtman che dimentica la Giornata dei Migranti

3 ottobre 2016, 08:46 Il Fatto

Vito Barresi
Cambio Quotidiano Social


Una disattenzione politicamente significativa, culturalmente e programmaticamente molto pesante e sintomatica questa totale assenza del Sindaco Pugliese nella Giornata Nazionale in Memoria dei Migranti. E perché no anche delle varie opposizioni (Pd e M5S) in Consiglio Comunale a cui doveva toccare il compito di sollecitare il primo cittadino di una città afflitta e coinvolta sui temi della crisi migratoria internazionale a individuare strumenti adeguati di partecipazione, a partire da un documento comune di adesione in consiglio, una delibera d’iniziativa e quant’altro strumento deliberativo e amministrativo necessario a marcare una presenza innovativa e propulsiva su questo importante tema di vita politica e civile che in questi anni ha profondamente cambiato la società e la sociologia urbana della precedente città industriale. Invece niente, nihil ! Sotto il maglioncino kashmere che usa disinvoltamente portare sulle spalle come un ‘Yatctman’ nessuna traccia di impegno, adesione e solidarietà, il Sindaco passeggia con leggerezza sul problema dei problemi, cioè l'impatto migratorio che ha modificato mentalità, politica, economia, criminalità e ordine pubblico a Crotone.


Pronto a scrivere una lettera a Renzi per chiedergli non si è capito bene cosa, missiva duramente stigmatizzata dalla locale Cgil, il Sindaco di Crotone Ugo Pugliese dimentica platealmente di celebrare proprio e non anche nella sua città il 3 ottobre la ‘Giornata Nazionale in memoria dei Migranti’.

Una ricorrenza sancita per legge secondo cui "La Repubblica riconosce il giorno 3 ottobre quale Giornata nazionale in memoria delle vittime dell'immigrazione, di seguito denominata «Giornata nazionale», al fine di conservare e di rinnovare la memoria di quanti hanno perso la vita nel tentativo di emigrare verso il nostro Paese per sfuggire alle guerre, alle persecuzioni e alla miseria".

Un momento istituzionalmente importante, significativo, posto nell’orizzonte di una solidarietà attiva e progettuale, prima di tutto per ricordare il 3 ottobre del 2013 quando un barcone affondò nelle acque di Lampedusa in cui naufragarono 366 persone, sottolineare che dal 2015 a oggi si sono contate circa 4200 vittime nel Mediterraneo, ma anche per comprendere nell’attualità e nella prospettiva quali sono i problemi, i rischi e le opportunità per una città come Crotone, posta sul quadrante globale con il carico dei suoi limiti di sviluppo, come punto geopolitico più avanzato nella crisi migratoria di carattere sistemico e strutturale. La giornata, celebrata diffusamente in ogni parte d’Italia, pare non abbia trovato alcuno spazio nell’agenda amministrativa, evidentemente molto fitta tra Stadio e Aeroporto, del Sindaco di Crotone.

Almeno fino alle prime ore dl mattino non si segnalava alcuna traccia di iniziative, approfondimenti, decisioni, dichiarazioni stampa, sul sito istituzionale municipale, né tanto meno su altre pagine social dell’ente locale. Una svista? Una disattenzione? Probabilmente. Ma come non marcare l’enorme distanza tra il Comune di Crotone e quello di Lampedusa dove sono previsti Workshop, laboratori, incontri e seminari, in sintesi gli elementi e i fattori propedeutici per un cambio di civiltà nelle popolazioni e nelle istituzioni territoriali per avviare una diversa politica attiva sui flussi migratori in sede di sviluppo locale? L'Europa inizia a Lampedusa, questo il titolo del progetto promosso dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca in collaborazione con il Comitato 3 Ottobre.

Oltre 200 studenti provenienti da tutte le regioni d'Italia e da tutta Europa, accompagnati dai loro docenti, si ritroveranno nell'isola di Lampedusa dal 30 settembre al 3 ottobre 2016.

Per il momento si dirà che per il sindaco Pugliese anche questa è stata un’occasione perduta per riconoscere il contributo di milioni di migranti allo sviluppo e al benessere di molti paesi del mondo, per porre fine a tutte le forme di abuso e violenza contro i migranti e le loro famiglie e promuovere il rispetto dei loro diritti umani fondamentali;per invitare i governi di tutto il mondo a ratificare la Convenzione ONU sui lavoratori migranti;per richiamare i governi ad una presa di responsabilità rispetto ai diritti dei migranti. D’altra parte cosa aspettarsi di più da un Sindaco che nell’architettare le deleghe amministrative non ha neanche sfiorato la problematicità rilevante dell’immigrazione, con i suoi risvolti sia strategici (la portualità, il sistema della mobilità e dei trasporti, la sanità, ecc.), quotidiani (l’inserimento produttivo, l’accoglienza, il welfare migratorio, insediamento abitativo nel cntro storico e nelle periferie, ecc.), istituzionali, il raccordo con lo Stato, il Ministero degli Interni, la ‘Prefettura’ alquanto spiantata in una città rimasta senza Provincia, ecc.?