LA LEGA NORD ALLA CONQUISTA DI BOLOGNA NON E’ PIU’ UNA TIGRE DI CARTA

FAUSTO ANDERLINI
Sociologo
Cambio Quotidiano Social Online



Bunjy Jumping nella città vaga. A breve vi darò l'analisi. Per adesso vi dico questo, e lo dico a tutti coloro, Pd e dintorni, che pensano che la Bergonzoni, contrariamente al Bugani, sia una tigra di carta. La migliore eventualità per una sinistra (sia pseudo che 'autentica') incorsa nella sfiga del ballottaggio. Illusione nefasta. Non solo perchè rimettere insieme i cocci sotto un sindaco bastonato, sarà un'impresa ardua. E non solo perchè Merola avrebbe bisogno sia dei voti di Martelloni che di quelli del Bernardini, che è come riuscire nella quadratura del cerchio. Ma per una ragione di merito. La Lega non è epressione di una destra liberista. La Lega non è anti-welfare, come talvolta è piuttosto apparso il Pd. La Lega è welfare sciovinista, e potrebbe attecchire ben oltre il suo ridotto. Basta cavarsi i tappi foderati di ideologia dalle orecchie per sentire il vocio della città 'bassa', un tempo 'rossa'. Se si recepisce la sfida come una facile passeggiata di una 'sinistra dei valori' o dell'establishment, entrambi paladini di una città colta e civile asseragliata nella sua splendida down town composta di uffici, Studio,licei classici, nonchè boutiques e osterie, sullo spauracchio plebeo del 'populismo' si potrebbero avere amare sorprese. Nel '99 la Bartolini fu eclissata definitivamente da una montata astensionista suppletiva nella 'città bassa'.E oggi la città è ancor più liquefatta di allora. Che sotto i relitti galleggianti possa naturalmente riemergere quel 'voto di schieramento' già buttato a mare come zavorra dal Pd renziano, è una speranza pia. Lo dico non per far paura, però meditate gente, meditiamo.