FESTA DELLA MAMMA TRA I GATTI DELLA ZONA

VENTURINO LAZZARO
l’Elzeviro della Domenica


Cari amici, buona domenica. Oggi è fermo. L'aria è ferma, foglie ferme, e fermo è anche il colore. Pare in attesa di qualcosa. Sembra un battito di ciglia da domenica scorsa, e la cosa mi sorprende e mi spaventa. Ho una sensazione crescente di fugacità, di transitorietà, di fuggevolezza. Avrei voglia invece di non perdere tempo, di fare e veder fare cose consistenti, notevoli, lievi magari, anche divertenti, ma solide, importanti. Eppure, nonostante la settimana sia volata, a ripensarci ho fatto in tempo ad ascoltare per radio una voce nota (credo il Ministro degli Interni) illustrare il "programma" pensato per il contenimento (e la "dissuasione") degli immigrati. E mi ha stupíto il tono, il piglio e la sicumèra, con cui si può disporre del destino altrui ("dissuasione", appunto, "respingimento" e "dislocazione" i termini più usati, ma anche "concentramento"). Ho fatto in tempo anche a vedere una capitale come Londra darsi per Sindaco un uomo con caratteristiche che sono esattamente quelle indicate come ostili e negative da molti candidati della nostra Capitale. E ho sentito di qualche arresto illustre, tra gli amministratori, e di qualche giornalista zittíto, all'estero. In effetti non è stata poi cosí breve questa settimana, come mi è sembrato. Chissà la prossima. Io resto col timore della fugacità e con la voglia di cose buone, lente, normali e consistenti. Lievi ed oziose come la domenica mattina. Chiare ed ingenue come la Festa della mamma. Sto facendo un brodo di carne (lentissimo) che ha fatto impazzire tutti i gatti della zona. Tortellini per primo, oggi, bollíto per secondo. Buon pranzo.