Contro il leviatano “Grillo-renziano”, battesimo a Bologna della ‘Podemos’ italiana

9 settembre 2015, 12:30 100inWeb | di Vito Barresi

di Vito Barresi

Lucio Battisti? Forse. Ma nell’immaginaria playlist che i partecipanti all’evento stanno stilando, insieme agli ‘agit-prop’ della prima kermesse italiana di Podemos con i puntini, probabilmente il posto d’onore spetterà proprio a Lucio. Non al Lucio delle due Torri, tanto amato a Bologna, che amava portarsi in Piazza Maggiore con una mininale sediolina ad aspettare i propri ospiti, ma a quello più elaborato, destrutturante e ipertestuale, confidenziale come una poesia del paroliere intimo e intricato Pasquale Panella.

Asimetterie apparenti, “Parlar del più e del meno con un pescatore, per ore ed ore, per non sentir che dentro qualcosa muore. E ricoprir di terra una piantina verde sperando possa nascere un giorno una rosa rossa…”. Comunque sia, tu chiamale se vuoi ‘e.mozioni’.

Raccontiamo perché. Quali metodi per cambiare la politica, per rinnovare le istituzioni, per dare al popolo più potere e più democrazia? Sarà sperimentata a Bologna, nel corso dell’Assemblea Costituente di Po.De.Mo.S. Italia un nuova forma di confronto, analisi e approfondimento politico che gli esperti del settore hanno già denominato con la neo parola ‘Podemozione’. È questo il neologismo che gli italiani del ‘Podemos Italia con i punti’ vogliono portare nella ‘morta gora’ della comunicazione politica nazionale, sfidando la nervosa arroganza di un circo mediatico sempre più ridotto a un cimitero di ascolti, ininterrottamente certificato in questi mesi dai dati Auditel, l’informazione e l’approfondimento sempre più relegata ai marginii, in quella vera e propria surreale casa di riposo per migliaia di giornalisti esplusi da redazioni e giornali, radio e tv, a seguito di una ondata violenta di licenziamenti e prepensionamenti.

MA CHE COS’È LA ‘PODEMOZIONE’? I lavori dell’Assemblea Podemos, ideati e strutturati come una vera e propria sessione open di ‘occupy’, si svilupperanno per dare valenza politica alle nuove istanze che vengono dal mondo del cambiamento, mentale, percettivo, sociale, comunicazionale. Oggi in Italia la politica, soprattutto quella dei grandi partiti demoscopici, è rappresentata da un gigantesco Leviatano ‘grillo-renziano’, un corpo in decomposizione (PD) da cui ormai, come avrebbe detto il professor Carlo M. Cipolla, emanano Miasmi e Umori, il putrido odore della corruzione, similmente a quanto accaduto nel pornocorpo berlusconiano.

Vi è poi un movimento solipsistico, quello capeggiato in monologo da un ex ‘starlett’ della Rai di Bernabei, che rischia di passare repentinamente dal comico al tragico, e che per ironia della storia, prende ‘nomen’ proprio come le star del palcoscenico, 5Stelle. Corpi in putrescenza incapaci di cambiare i linguaggi della politica, imprigionando e ricattando la società e giovani. Siamo convinti che anche in Italia il cambiamento autentico è possibile andando oltre le logiche, i ritardi e le menzogne dei vecchi partiti, che hanno portato il Paese in queste condizioni di degrado, ritardo e declino, costringendo le nuove generazioni alla disoccupazione, all’emigrazione persino alla disperazione per la mancanza di una prospettiva costruttiva di crescita e sviluppo personale, familiare e sociale.

L’idea forza di Po.de.mo.s. Popoli Democrazie Movimenti Solidarietà è che si possono superare e cambiare le politiche inique e inefficienti, le istituzioni di tutti al servizio di pochi, la corruzione, la disuguaglianza, trovando insieme e democraticamente le giuste ed efficaci soluzioni attraverso un governo del popolo e per il popolo. Nel corso dell’Assemblea di sabato i delegati fondatori del nuovo partito diranno addio alle anguste regole delle mozioni preconfezionate puntando sul cambiamento qualitativo dell’ordine del discorso politico, utilizzando lo strumento sperimentale della ‘E.Mozione’. Chiunque potrà presentare la propria ‘E.Mozione’ apportando un contributo di idee, metodi e creatività.

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