Figli e nipoti costretti all’accattonaggio, sette arresti

Reggio Calabria Cronaca

E’ in corso un’operazione, denominata "Arneo", dei Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria che, dopo tre mesi d’indagine, stanno dando esecuzione a 7 ordinanze di custodia cautelare di cui 2 in carcere e 5 agli arresti domiciliari emesse dal Gip di Palmi su richiesta della Procura della Repubblica a carico di un gruppo familiare originario della Romania che ha sfruttato figli e nipoti minori portandoli a mendicare in vari centri commerciali nella piana di Gioia Tauro e facendoli vivere in condizioni precarie e di disagio sociale.

I DETTAGLI

11:40 | La notte del 31 Ottobre, alle 4 circa, il personale della Compagnia dei carabinieri di Gioia Tauro, supportato, in fase esecutiva, dai militari dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Calabria” e da unità cinofile del Goc Vibo Valentia, ha eseguito a Limbadi, 7 ordinanze di custodia cautelare, emesse dal Tribunale di Palmi - Ufficio GIP - di cui due in carcere e le restanti ai domiciliari (poiché donne con figli).

L’operazione “Arneo”, prende le mosse agli inizi di luglio scorso da una segnalazione anonima pervenuta al numero 114 di “Telefono Azzurro”, nella quale si faceva riferimento a dei bambini, verosimilmente narcotizzati, che sarebbero stati sfruttati da alcuni adulti per chiedere l’elemosina all’interno del Parco Commerciale “Annunziata”.

Immediatamente i militari della stazione di Gioia Tauro, coordinati da Francesco Ponzetta (sostituto procuratore presso la Procura della Repubblica di Palmi) e sotto le direttive di Emanuele Crescenti (procuratore), hanno effettuato, in abiti simulati e con l’ausilio di strumenti di videoripresa, la verifica di quello che era stato segnalato anonimamente.

Nel corso dell’attività d’indagine, che ha abbracciato i tre mesi estivi (luglio, agosto e settembre), i Carabinieri hanno effettuato anche delle attività tecniche per accertare le ipotesi di reato di maltrattamento ai danni di fanciulli, in concorso per tutti gli indagati, col fine ultimo dell’accattonaggio. L’età dei minori coinvolti, loro malgrado, va dai due ai 12 anni e la cosa più sconcertante è che sarebbero stati proprio i genitori, o comunque persone a cui i minori erano affidati, a costringerli a mendicare in condizioni igienico-sanitarie a dir poco precarie, con temperature spesso insopportabili, senza né alimenti e né bevande e, per suscitare il pietismo degli avventori dei vari punti vendita, a piedi scalzi e seduti per terra, spesso anche in prossimità dei bidoni per rifiuti.

I destinatari della misura cautelare di oggi, sono tutti di origine rumena e riuniscono 5 nuclei familiari. Della gestione dei minori, vittime di questi abusi, verrà interessata la Procura della Repubblica di Catanzaro, presso il Tribunale dei minorenni, con la finalità di valutare, ai danni dei genitori coinvolti, la decadenza della potestà genitoriale.


h 18:54 l GLI INDAGATI

Virel Constantin, 32 anni; Camelia Radu, 25 anni; Claudiu Radu, 23 anni; Mirabela Pantelica, 24 anni; Mirela Constantin, 30 anni; Alina Radu, 32 anni e Marinela Pantelica, 32 anni.