Scuola: cortei in Calabria con migliaia di studenti

Calabria Attualità

Sono diverse le manifestazioni di protesta promosse in Calabria in occasione della giornata nazionale contro il piano "Buona scuola" presentato dal ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini. A Catanzaro un migliaio di studenti si è radunato in pieno centro, a piazza Matteotti, mandando letteralmente in tilt il traffico cittadino; la protesta si è poi spostata per un sit-in nella zona di villa Pangea.

Analoga condizione si registra anche a Cosenza e Reggio Calabria, anche qui con un migliaio di studenti in piazza e notevoli disagi al traffico, ma la protesta è diffusa in tutta la regione con diverse iniziative, presidi e lezioni sospese nella quasi totalità delle scuole superiori. Corteo di studenti anche a Crotone.

Non mancano proteste nelle tre università della regione, anche in questo caso con presidi e sit-in. Molti i cori contro la riforma proposta dal ministro, ma anche critiche, con striscioni e slogan, al "Jobs Act" e al decreto "Sblocca Italia", con particolare riferimento alla situazione della Calabria e allo stato di forte crisi economica e occupazionale.

h.13.45 Circa duecentocinquanta studenti del capoluogo e della provincia hanno partecipato stamattina in Piazza Italia, a Reggio Calabria, all'assemblea pubblica indetta dall'Unione degli studenti e dalla Federazione degli Studenti. Anche n riva allo Stretto i temi scelti dagli studenti hanno toccato il diritto allo studio e il welfare studentesco. Al confronto degli studenti con i candidati a sindaco si sono presentati alcuni dei candidati alla carica di sindaco.

A Crotone gli studenti hanno aderito in modo compatto alla giornata di protesta indetta in tutta Italia per il diritto allo studio. Ma erano poco più di duecento quelli che hanno sfilato per le vie della citta' fino a raggiungere piazza della Resistenza, davanti al municipio, dove, armati di striscioni e megafono, hanno fatto sentire le proprie rivendicazioni. Diversi i punti dibattutti in un improvvisato sit in: privatizzazione della scuola, stato sociale, tasse, diritto allo studio, trasporti. Alla manifestazione ha preso parte anche quanche insegnante che ha voluto rimarcare come nella scuola pubblica, ormai, non ci siano i soldi "neanche per fare una fotocopia", mentre uno degli studenti ha ribadito come non sia piu' accettabile che i fondi vadano alla scuola privata "mentre per quella pubblica arrivano solo dieci euro a studente per tutto l'anno".

A Cosenza erano qualche centinaio gli studenti che, stamattina, hanno sfilato per le strade del centro di Cosenza. Poderosa la presenza della Polizia, che stima in circa 400 i partecipanti e che ha controllato che tutto si svolgesse senza particolari disagi per la circolazione stradale, soltanto rallentata in alcuni punti. Da segnalare un lancio di uova effettuato da un gruppo di studenti contro la sede cittadina del PD. A Vibo sono scesi in piazza circa 800 studenti. Il corteo si e' formato dalle ore 8,30 nella centrale piazza Municipio per poi snodarsi lungo tutto corso Vittorio Emanuele. Oltre a rivendicare il diritto allo studio ed a protestare con cartelli e slogan contro le politiche del Jobs Act e lo Sblocca Italia, gli studenti hanno chiesto una migliore edilizia scolastica ed un efficace piano dei trasporti, tematiche particolarmente sentite nel Vibonese dove anche quest'anno in alcuni istituti mancano aule adeguate per le lezioni ed i collegamenti con alcuni centri della provincia restano difficoltosi e cari per le famiglie. In alcuni centri, inoltre, la soppressione di molti treni regionali impedisce agli studenti di poter usufruire di tale mezzo di trasporto, ceando ulteriori difficolta' per raggiungere le sedi scolastiche. (AGI)