Scuola: domani studenti in piazza anche a Vibo

Vibo Valentia Attualità

Il 10 ottobre, alle ore 8,30 gli studenti Vibonesi prenderanno parte ad un corteo, promosso a livello nazionale dalle maggiori organizzazioni studentesche. La manifestazione si aprirà con un corteo da Piazza Martiri d'Ungheria e proseguirà nel centro di Vibo. Seguirà un'assemblea pubblica nella quale saranno lanciate le proposte degli studenti sulla scuola.

Le tematiche principali sono: aggiornamento della legge regionale risalente al 1985; edilizia scolastica, con un maggior interesse da parte delle istituzioni locali e regionali (il 70% degli istituti calabresi non sono a norma di legge); i costi relativi al l'accessibilità degli studi e dei trasporti.

“Il Ministero dell’Istruzione – si legge in un comunicato degli studenti - ha avviato insieme al governo la consultazione su #labuonascuola per discutere e capire in che direzione si sta muovendo il mondo della scuola. Come ogni anno gli studenti scendono in piazza, ma quest’anno vogliamo dare un’impronta diversa a questa manifestazione.

Questo 10 Ottobre, contestualmente al corteo, discuteremo insieme cosa va e cosa non va in questo progetto di riforma e lanceremo le nostre proposte, per non lasciare i nostri spazi di rappresentanza svuotati di significato, per non lasciare che il governo si faccia dire ciò che vuole sentirsi dire e lo faremo con la convinzione che la scuola non è un servizio ma un diritto, che il merito debba necessariamente camminare di pari passo con i bisogni. Noi ci mettiamo in gioco unendo alla protesta le nostre proposte, per essere attivi protagonisti di questo processo di cambiamento.

Le nostre tre proposte principali sono:

- La legge regionale del diritto allo studio, che risale al 1985, va studiata, modernizzata e adeguata a quelle che sono le esigenze degli studenti calabresi, per rendere accessibile a tutti il sapere.

- Edilizia scolastica, su cui il governo ha già fatto un passio avanti, visto che con il decreto sblocca Italia sono stati stanziati circa un miliardo di euro. Ma non basta, serve una svolta sia delle istituzioni locali che regionali, troppo disattente negli ultimi decenni. Il 70% degli Istituti calabresi non sono a norma di sicurezza. Crediamo sia necessario un piano organico per ripensare gli edifici scolastici e la didattica, perché gli investimenti a pioggia, senza un progetto alle spalle, non possono essere sufficienti.

- I trasporti non possono essere trascurati. Conosciamo anche abbastanza bene la situazione in cui versano i collegamenti, i servizi e le infrastrutture nella nostra regione. Ancor di più sappiamo cosa significa sostenere le spese per gli studi e per le tariffe dei trasporti, soprattutto dopo il rincaro del 20% dell’anno precedente. È indispensabile dare la possibilità e le agevolazioni necessarie agli studenti per poter garantire il diritto allo studio, anche sotto questo aspetto.

- La scuola è una risorsa, è per questo che chiediamo maggiori investimenti nelle istituzioni scolastiche pubbliche, per costruire una scuola differente e una nuova didattica.

Anche noi studenti siamo pronti a dare il nostro contributo e a discutere nel merito le questioni relative alla scuola. Risulta a tutti semplice lanciare alcuni slogan e reclamare senza proporre. Noi vogliamo invertire la tendenza perché siamo consapevoli che la scuola debba cambiare in un progetto complessivo di sviluppo.

Dotare il nostro Paese di un sistema scolastico moderno e all’avanguardia è il migliore investimento che si possa fare per il futuro.”