‘Ndrangheta: omicidio Zagami, arrestati mandanti ed esecutori

Catanzaro Cronaca

Francesco Zagami aveva 29 anni quando venne ucciso in un agguato mafioso a Lamezia Terme. Era il 24 gennaio del 2005. Cinque mesi prima la stessa sorte era toccata al fratello Domenico, freddato nell'agosto del 2004. Nove anni dopo la squadra Mobile di Catanzaro ha fatto scattare le manette intorno ai polsi di presunti esecutori e mandanti del primo delitto, mentre il secondo era stato già chiarito in una precedente operazione. I delitti maturarono nella faida sanguinosa tra la cosca Giampà da una parte e il clan Cerra, Torcasio, Gualtieri dall'altra.

A illustrare i contenuti dell'operazione, denominata "Medea 2", sono stati il procuratore capo Vincenzo Antonio Lombardo; il questore Vincenzo Carella; il capo della squadra Mobile, Rodolfo Ruperti. In una conferenza stampa che si è svolta in Questura a Catanzaro, sono state ricostruite le indagini e le dinamiche che hanno portato al delitto. L'obiettivo dei Giampà, è stato detto, era quello di ottenere il predominio sul territorio, eliminando ogni componente del clan avverso. Il procuratore Lombardo ha evidenziato che "si tratta di soggetti già detenuti, già colpiti dalla contestazione di associazione mafiosa, ma scoprire anche gli omicidi ci permette di riempiere la stessa associazione di una dimensione corposa e visibile. Quello di Francesco Zagami è uno dei sedici episodi delittuosi che siamo riusciti a ricostruire a Lamezia".

Per il capo della Mobile, Ruperti, "si era trattato di un omicidio importante perche', come quello del fratello, fu deciso dal gruppo che poi abbiamo coinvolto in diverse inchieste". Nel sottolineare il ruolo dei collaboratori di giustizia e in particolare il pentimento del boss Giuseppe Giampà, fondamentali nelle indagini, ma anche "fatti eccezionali negli ambienti della 'ndrangheta", Ruperti ha aggiunto che "questi risultati sono arrivati perche' ci sono stati tanti arresti e sempre con tante prove". Soddisfatto il questore Carella che ha voluto ringraziare il personale della squadra Mobile per i risultati ottenuti. (AGI)