Lettera aperta al primo cittadino di Rossano: “Sindaco, non puoi fare finta di niente su Bucita”

Cosenza Attualità
Flavio Stasi

Riceviamo e pubblichiamo una lettera aperta di Flavio Stasi, Referente Regionale Legge Rifiuti Zero, indirizzata al sindaco di Rossano in merito alla discarica di Bucita:

“Gentile Sindaco,

attraverso questa mia lettera pubblica intendo rivolgerle un interrogativo diretto senza inutili giri di parole: lei è o non è la massima autorità sanitaria del nostro territorio?

Come Lei ben sa ormai due settimane fa ho denunciato un fatto inquietante: l'inspiegabile presenza di circa 60 mila metri cubi di rifiuti “di troppo” nella discarica di Bucita e questa storia ha ormai fatto il giro della Regione, è stata pubblicata da quotidiani, riviste, testate web. Non posso dire con certezza cosa sia stato interrato illegalmente in quella discarica, non fin quando non imporremo alle autorità preposte il campionamento a tappeto ed in profondità di quel sito, ma sono certo che questo dato, inconfutabile, potrebbe essere fondamentale per scoperchiare, finalmente, l'enorme pentolone di porcherie che sono state compiute in ambito di rifiuti sul nostro territorio.

Non so se lei ha a cuore personalmente questa questione, e mi importa poco a dir la verità: come è ormai noto, invece, io sono assolutamente intenzionato ad andare avanti, fino in fondo, fin quando non avremo scoperto l'ultimo grammo di materiale abbancato irregolarmente, fin quando non avremo messo in sicurezza l'ultimo centimetro quadrato di territorio, fin quando non avremo trovato l'ultimo responsabile di queste oscenità per il semplice fatto che, come ormai è evidente, da questo processo dipende la salute di migliaia e migliaia di cittadini, di noi stessi, dei nostri figli, dei nostri nipoti. Questo è il motivo che mi spinge ad andare sempre fino in fondo, ignorando le ritorsioni e le minacce vigliacche di un sistema di potere squallido.

A prescindere dalla sua posizione personale, però, lei ha il dovere istituzionale inderogabile e preciso di sorvegliare sulla salute ed il benessere della comunità a prescindere dalla sua appartenenza politica e dalle sue opinioni personali, come può dunque continuare a rimanere nel silenzio e nella più totale immobilità? Davvero crede di poter restare rintanato nei suoi uffici sperando che la bufera passi senza lasciar danni, mentre c'è la seria possibilità che qualcosa di inquietante si stia insinuando da anni nella terra che calpestiamo, nell'aria che respiriamo, nell'acqua che beviamo ed in cui nuotiamo?

Quando, all'inizio di quest'anno, denunciai l'esistenza di un capitolato d'appalto che avrebbe messo definitivamente in ginocchio l'economia della sibaritide, quello delle 750 tonnellate al giorno, un appalto di cui lei stesso era inspiegabilmente all'oscuro nonostante la regione Calabria fosse occupata dai suoi stessi compagni di Partito, abbiamo avuto tutti la maturità di mettere da parte logiche di schieramento e tatticismi politici, schierandoci unitariamente a difesa del nostro territorio.

Non voglio pensare che quella scelta fosse stata dettata, invece, da una becera speculazione politica visto che proprio a quel periodo risale il presunto divorzio tra il Governatore Scopelliti ed il suo Partito mentre ora, in vista delle regionali, le due fazioni del centrodestra sono tornate ad annusarsi come barboncini in calore; non voglio nemmeno pensare che lei sia in grado di compiere il suo dovere istituzionale solo se non ci troviamo in prossimità di elezioni regionali o amministrative perché troppo impegnato nell'escogitare stratagemmi per accalappiare più voti possibile; non voglio neanche pensare,

infine, che le amministrazioni comunali precedenti, cioè quella di centrosinistra ma soprattutto quelle ben più longeve di centrodestra, fossero in qualche modo coinvolte nelle tante nefandezze degli anni passati che hanno riguardato il polo tecnologico di Bucita, nefandezze che, documento per documento, inchiesta per inchiesta, stanno uscendo fuori delineando un quadro sconcertante. Nessuno credo voglia pensare tutto questo ma lei soltanto ha in mano l'arma con cui spazzare via ogni ragionevole dubbio mio e dell'intera nostra comunità: prenda una posizione netta e si metta al lavoro, insieme alle associazioni ed ad ogni cittadino di buona volontà, per pretendere verità, cioè l'analisi approfondita, dettagliata e trasparente dei siti di conferimento rifiuti sparsi nel nostro territorio, a partire ovviamente proprio dalla discarica di Bucita, nonché la loro definitiva ed urgentissima bonifica.

Nel caso in cui non sia in grado, invece, di compiere questa scelta, cioè di rispondere nei tempi e nei modi opportuni alle importanti responsabilità che le competono in qualità di primo cittadino, in questo caso le chiedo, accoratamente, di abdicare e di far posto fin da ora ad altri senza attendere la scadenza del suo mandato, e non per una mera sostituzione politica che interessa ben poco, ma perché il nostro territorio, bistrattato ormai sistematicamente da istituzioni regionali e nazionali, ha il bruciante bisogno di istituzioni locali libere, coraggiose, forti e trasparenti. Il suo silenzio, al contrario, ci lascia ancora, disonorevolmente, inermi.”


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