Contraffazione, oltre 2000 prodotti sequestrati nel crotonese

Crotone Cronaca

2.210 prodotti contraffatti, di note griffe o del tutto sprovvisti della marcatura “CE” sono stati sequestrati nel crotonese dai finanzieri del Nucleo Polizia Tributaria in due distinte operazioni eseguite nei giorni scorsi. I servizi di polizia economico-finanziaria per prevenire e contrastare la contraffazione l’abusivismo commerciale, oltre che finalizzati a tutelare il “made in Italy” sono stati particolarmente intensificati nel periodo estivo, anche in attuazione della recente direttiva emanata dal Ministro dell’Interno. La Guardia di Finanza pitagorica ha così pianificato controlli nelle principali località turistiche della provincia, monitorando stazioni ferroviarie e zone di sosta degli autobus, principali luoghi di transito ed arrivo.

A Le Castella di Isola Capo Rizzuto hanno così scoperto e sequestrato 40 capi contraffatti (tra cui borse, occhiali, articoli di pelletteria), abbandonati da un venditore abusivo alla vista della pattuglia. A Crotone, invece, nei confronti di un commerciante cinese, l’intervento effettuato in un deposito ha permesso di sequestrare 2.170 articoli tra giocattoli, torce elettriche, cappellini, cosmetici, web cam per personal computer. I giocattoli ed i cappellini riproducevano i marchi contraffatti della Disney ed Hello Kitty, mentre i restanti pezzi erano sprovvisti della marcatura di conformità CE, in pratica anche questo era palesemente contraffatto. Complessivamente i beni sequestrati ammontano ad un valore di 5.500 euro.

Il titolare dell’attività commerciale è stato deferito alla Procura della Repubblica per i reati di frode in commercio, vendita di prodotti industriali con segni mendaci e ricettazione, e dovrà anche rispondere di violazioni amministrative (D.Lgs. nr. 206/2005).

La guardia di finanza, nell’occasione, sottolinea “l’importanza dell’azione svolta a contrasto del fenomeno dell’illecita commercializzazione di prodotti contraffatti che - in assenza delle condizioni di genuinità previste dalla vigente normativa europea - sono potenzialmente dannosi per la salute pubblica e - affermano - particolarmente insidiosi perché merci di largo consumo, prevalentemente destinate a clienti di minore età”.