Napoli (Confapi): “Fare di Civita un modello turistico nazionale”

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E’ rimasto affascinato: «in questo straordinario borgo c’è tutto». Così Francesco Napoli, presidente regionale di Confapi Calabria, si è espresso sulla comunità civitese. Ieri sera in Piazza Municipio, alla presenza di un folto pubblico, dell’Amministrazione comunale di Civita rappresentata dal sindaco, Alessandro Tocci, e da tutti i componenti del consiglio comunale, il presidente di Confapi Calabria ha rilanciato l’idea del sodalizio di «aiutare gli imprenditori a fare meglio» per rilanciare il turismo che «è la vera forza di questo territorio».

Nel corso del convegno “Da turismo spontaneo a sviluppo sostenibile» - coordinato da Giancarlo Costabile, docente di Pedagogia presso l’Unical di Arcavacata - il presidente Napoli ha dichiarato che Confapi vuole fare di Civita «un modello turistico nazionale». «Da questa sera – ha continuato – insieme all’Università della Calabria, gli imprenditori di Civita, i giovani e l’Amministrazione comunale, possiamo scrivere una pagina nuova per il borgo e l’intero territorio».

Nel corso del confronto molto partecipato al quale hanno preso anche il Sindaco di Francavilla, Leonardo Valente, e il presidente della Pro Loco di Civita, Flavia D’Agostino, il Sindaco della comunità, Alessandro Tocci, ha ribadito come – in continuità con le precedenti amministrazione – anche la nuova amministrazione «farà del turismo la punta di diamante per lo sviluppo sostenibile della comunità». La forza del borgo arbereshe sono le sue bellezze naturali – rilanciate da anni con la promozione e la tutela delle Gole del Raganello, il Ponte del Diavolo e le cime del Pollino – che si inseriscono in quadro «culturale, di tradizioni e gastronomia arbereshe che sono il nostro biglietto da visita identitario che proponiamo ai turisti». Il settore della ricettività con quasi 20 B&B «ha permesso di recuperare e far rivivere vecchie abitazioni in tutto il borgo che oggi sono le dimore d’eccellenza che i turisti amano vivere e scoprire insieme alla cucina civitese».

«Abitare i centri storici in maniera più consapevole è la sfida che ci proponiamo e con la quale cerchiamo di fra crescere anche le nuove generazioni».