Stasi su visita del sottosegretario al lavoro Bellanova a Fondazione Campanella

Calabria Politica

La Presidente f.f. della Regione Antonella Stasi – informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta - in riferimento alla visita presso la Fondazione Campanella del sottosegretario al lavoro Teresa Bellanova, ha rilasciato la seguente dichiarazione:

“In merito alla recente visita del sottosegretario al lavoro Teresa Bellanova a Catanzaro relativa alla Fondazione Campanella appare opportuno fare delle dovute precisazioni. E’ ormai abbastanza notorio l’impegno che questa Giunta regionale ha avviato sin dal proprio insediamento per risolvere in via definitiva gli annosi problemi economici e giuridici della stessa fondazione, ritenuta un valido punto di riferimento per la cura e la ricerca in campo oncologico.

Sulla Fondazione Campanella sono coinvolti molti soggetti istituzionali, non solo la Regione Calabria. Proprio per via della complessa e pesante situazione giuridico ed economica che abbiamo ereditato nel 2010, la Giunta regionale presieduta dal Presidente Scopelliti, di concerto con l’ufficio del Commissario per il piano di rientro, ha intrapreso tutte le soluzioni più concrete per uscire fuori da un grande empasse non di certo riconducibile a questa maggioranza.

Non si contano più le riunioni o i tavoli convocati in Prefettura a Catanzaro, alla presenza di tutti i soggetti istituzionali, sindacali e universitari coinvolti, durante i quali è stato pubblicamente e formalmente messo in chiaro la ferma volontà di trovare una soluzione positiva, dando slancio al polo oncologico rappresentato dalla fondazione Campanella.

La Regione Calabria – ha aggiunto la Presidente f.f. Stasi - è sempre stata presente a tutte le riunioni con il Prefetto di Catanzaro, insieme all’Università Magna Graecia, all'ufficio del Commissario per il piano di rientro, ai rappresentanti del Comune e della Provincia di Catanzaro e ai Sindacati, facendosi più volte promotrice di concertazioni concrete e realistiche proprio per superare “l’obbrobrio giuridico” che ci si siamo trovati nel 2010. A questo si aggiunge il diktat dei Ministeri Finanze e Salute che hanno imposto, proprio per la sopravvivenza della struttura, la trasformazione in soggetto privato, e che ci ha portato fino ad oggi.

L’interlocuzione con la Prefettura del capoluogo non si è mai interrotta, anzi, vista la delicatezza e la serietà della situazione che coinvolge la salute del cittadino, si è sempre incentrata sulla correttezza, sulla puntualità del dialogo e sullo scambio di informazioni utili per evitare che il clima del confronto degenerasse a discapito dei servizi erogati.

Al momento, pur ribadendo il forte impegno della Giunta regionale a proseguire il cammino verso una positiva risoluzione della vertenza, c’è da ribadire, anche allo stesso sottosegretario al lavoro Bellanova, presente a Catanzaro nei giorni scorsi, che senza la figura del Commissario per il piano di rientro non si può convocare il “tavolo Massicci” per la certificazione dei residui della fiscalità regionale
Di conseguenza la Giunta regionale non può procedere alla variazione di bilancio che recupera importanti risorse per settori regionali ancora con criticità.

Voglio rammentare che su mia sollecitazione al tavolo della Prefettura sono state avviate le procedure di competenza dei sub commissari Pezzi e Urbani, che ringrazio per la disponibilità, per il rimborso delle somme relative ricoveri non oncologici del 2013. Pertanto anche questo tutto pronto ma non disponibile a causa della mancata nomina del Commissario.

Voglio tranquillizzare inoltre - ha concluso la Presidente f.f. Stasi - che in merito al decreto sugli standard ospedalieri, approvato proprio oggi in Conferenza Stato-Regioni, su richiesta di alcune Regioni, tra cui la Calabria, il limite dei 60 posti letto per l'accreditabilità è stato modificato come "non applicabile" per le strutture mono specialistiche, pertanto nulla da temere anche su questo fronte. Abbiamo dunque tutti gli elementi per poter salvaguardare la Fondazione Campanella, la sua operatività e la possibilità di continuare ad aspirare a crescere”.

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