Scajola: Dda, giudizio immediato per ex ministro, Rizzo e Politi

Calabria Cronaca

La Dda di Reggio Calabria ha chiesto il giudizio immediato per l'ex ministro Claudio Scajola, Chiara Rizzo e Martino Politi. Tutti e tre sono agli arresti domiciliari dopo essere stati arrestati lo scorso maggio nell'ambito dell'operazione "Breakfast", l'inchiesta condotta dalla Dia di Reggio Calabria e coordinata dal pm Giuseppe Lombardo che ha visto l'ex ministro dell'interno arrestato con l'accusa di procurata inosservanza di pena a favore di Amedeo Matacena, l'ex deputato di Forza Italia condannato a 5 anni per concorso esterno in associazione mafiosa (pena recentemente ridotta a tre anni dalla Cassazione) e fuggito a Dubai, negli Emirati Arabi, che recentemente hanno rifiutato l'estradizione all'Italia. Chiara Rizzo, accusata di intestazione fittizia di beni e procurata inosservanza di pena, è la moglie di Matacena, mentre Martino Politi è uomo di fiducia dell'ex armatore, anch'egli accusato di interposizione fittizia e procurata inosservanza di pena.

Secondo l'accusa Scajola avrebbe cercato di fare trasferire Matacena da Dubai a Beirut, in Libano, dove grazie ad appoggi locali avrebbe potuto ottenere asilo politico. Nella richiesta di giudizio immediato, la Dda non ha contestato ai tre l'aggravante ex art. 7 di avere agevolato la 'ndrangheta. Su questo punto, dopo due rinvii, l'udienza dell'appello presentato dalla Procura è stata aggiornata al prossimo primo ottobre. La posizione degli altri indagati, tra cui figurno lo stesso Amedeo Matacena, sua madre Raffaella De Carolis, la segretaria di Matacena Maria Grazie Fiordalisi e quella dell'ex ministro Roberta Sacco e Antonio Chillemi, amministratore delegato della societa' della famiglia Matacena, è stata stralciata. Sara' il gup di Reggio Calabria Barbara Bennato a decidere sulla richiesta della DDA entro cinque giorni. (AGI)



h 16:13 l La richiesta della Procura non è giunta inattesa ai difensori degli indagati. Il prossimo 8 agosto, infatti, si fa rilevare negli ambienti della difesa, scadono i termini di custodia cautelare per i tre indagati, oggi ai domiciliari, per i quali la DDA ha richiesto il giudizio immediato.

Se non intervenisse nulla di nuovo fino all'8 agosto, dunque, l'ex ministro Claudio Scajola, Chiara Rizzo e Martino Politi riacquisterebbero la libertà in virtu' della scadenza dei termini, fissati in tre mesi. L'eventuale accoglimento della richiesta di giudizio immediato, invece, avrebbe come effetto anche quello di fissare dei nuovi termini prolungando quindi la misura cautelare per i tre indagati. (AGI)




h 18:41 l E' "singolare" la "vicinanza cronologica rispetto alla data dell'8 agosto, giorno nel quale sarebbero andati a scadere i termini di fase della misura degli arresti domiciliari, con conseguente automatica remissione in liberta' di Claudio Scajola". Lo affermano, in una nota, i difensori dell'ex ministro, gli avvocati Giorgio Perroni ed Elisabetta Busuito, in merito alla notizia "appresa dalla stampa" sulla richiesta di giudizio immediato avanzata dalla Procura di Reggio Calabria nei confronti di Scajola, Chiara Rizzo e Martino Politi.

I legali, inoltre, esprimono "rammarico" perche' "la Procura ha scelto di avanzare questa richiesta senza procedere all'interrogatorio di Claudio Scajola su tutte le indagini svolte, interrogatorio pur dallo stesso, e da tempo, reiteratamente richiesto" gli avvocati Perroni e Busuito ribadiscono di essere "fermamente convinti che dalle carte emerga la prova evidente della sua innocenza che siamo fiduciosi di poter dimostrare se e quando potremo difenderci appieno dinanzi ad un giudice terzo". (AGI)

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