Operazione Tesla: 15 aziende tassate sull’energia “rubata” all’Enel

Vibo Valentia Cronaca

I Carabinieri, insieme al personale dell’Enel di Vibo Valentia, hanno effettuato - tra il 2013 ed il 2014 - una campagna mirata a verificare il corretto funzionamento dei contatori ed in quel contesto è stato accertato come attività commerciali e persone fisiche hanno perpetrato furti di energia elettrica, anche ingenti, in locali adibiti a sede delle impresa o ad abitazioni private, alterando o manomettendo il misuratore installato e rendendosi così responsabili del reato di furto di energia elettrica, previsto e punito dal Codice Penale.

In virtù dell'accordo di collaborazione avviato tra l’Agenzia delle Entrate, la Guardia di Finanza e la Procura della Repubblica di Vibo (come spiegato nella circolare dell’Agenzia delle Entrate numero 32/E del 3 agosto 2012), nel marzo del 2014, la Compagnia della Guardia di Finanza, successivamente all’acquisizione dei fascicoli processuali è stata autorizzata dal Procuratore della Repubblica Mario Spagnuolo, a procedere - dopo indagini preliminari – alla contestazione dei proventi illeciti alle persone indagate per questo reato rilevando fattispecie fiscali e tributarie che prevedono la tassazione degli stessi: la norma stabilisce infatti che “nelle categorie di reddito devono intendersi ricompresi, se in esse classificabili, i proventi derivanti da atti o da fatti qualificabili come illecito civile, penale o amministrativo”.

L’obiettivo di questa attività è stato quello di perseguire quei soggetti economici che, attraverso il furto di energia elettrica, hanno potuto usufruire fraudolentemente di minori costi per la loro attività a scapito degli altri competitors del medesimo settore economico che non hanno, quindi, potuto agire in regime di libera concorrenza.

Pertanto, le società di distribuzione di energia elettrica, hanno comunicato sia il periodo nel quale si era perpetrato il furto che i Kwh e quantificato finanziariamente il reato, trasmettendo alle Fiamme Gialle le fatture emesse. Sulla scorta dei dati e degli elementi acquisiti sia dal punto di vista penale che amministrativo-finanziario, nell’ambito dell’operazione denominata “Tesla”, sono stati eseguiti così 15 interventi fiscali nei confronti di imprese con la scoperta di alcuni evasori totali.

QUESTI I RISULTATI

Risultati complessivi conseguiti Importo totale del provento illecito ricondotto a tassazione

721.251,00

Elementi positivi di reddito non registrati

1.102.107,00

Elementi positivi di reddito non dichiarati

1.054,830,00

Iva relativa

231.167,00

Iva dovuta

212.786,00

Base imponibile ai fini irap non dichiarata

559.519,00

Soggetti denunciati per violazioni al d.lvo 74/2000

NR

02

Evasori totali

NR

03