Wanda Ferro: “Lo sblocco del tourn over sanitario non più rinviabile”

Catanzaro Salute
Wanda Ferro

“Lo sblocco del turn-over sanitario in Calabria non è più rinviabile. Molti reparti degli ospedali e numerose strutture sanitarie rischiano il collasso a causa della mancanza di personale”. Lo afferma il commissario straordinario della Provincia di Catanzaro, Wanda Ferro, che prosegue:

“Dopo aver preso atto dell’importante abbattimento del debito sanitario attraverso un piano di rientro doloroso, che ha provocato pesanti disagi alla cittadinanza calabrese, il governo Renzi, che ha fatto dell’efficientismo la sua bandiera, deve assumere senza perdere tempo quelle scelte che sono necessarie a dare respiro ad un sistema che rischia di paralizzarsi, dalla nomina del nuovo commissario, allo sblocco del turn-over.

Non possiamo aspettare ancora che il governo acquisisca consapevolezza della situazione”. “La dotazione organica delle strutture sanitarie – spiega Wanda Ferro - è di gran lunga inferiore al fabbisogno. In questi cinque anni di blocco, migliaia di persone sono andate in quiescenza, e questo riguarda sia il personale medico-sanitario che quello amministrativo.

Le aziende ospedaliere e sanitarie, effettuata la mobilità, non possano più garantire i Livelli essenziali di assistenza in queste condizioni. Impedendo a molti bravi medici di prestare la propria opera, si costringono gli ammalati calabresi ad emigrare nelle strutture del Nord per farsi curare, con un pesante aumento di costi e disagi per i pazienti e le loro famiglie, ma anche con una crescita della spesa sanitaria del tutto immotivata, che rappresenta un insopportabile spreco di denaro pubblico. L’età media del personale medico in servizio è molto alta, e impedendo l’affiancamento di giovani medici a quelli più esperti che si apprestano ad andare in quiescenza, si sta sostanzialmente mettendo la parola fine sulle prestigiose scuole di medicina ospedaliere, che hanno rappresentato la più importante eccellenza della sanità calabrese”.

Wanda Ferro si sofferma anche sulla situazione del precariato: “E’ indispensabile che il Dipartimento Tutela della salute autorizzi la messa in servizio per quanti hanno vinto lunghi contenziosi con le aziende”.