Dacci una zampa occupato canile di Mortara, solidarietà da associazioni

Reggio Calabria Attualità

"Uno scatolone che una mano anonima ha abbandonato di fronte al canile di Mortara di Pellaro e tredici nuovi cuccioli di non più di quaranta giorni affamati, terrorizzati e bisognosi di cura e assistenza. Sono questi gli ultimi arrivi alla struttura comunale, conclusa nel 2006, inaugurata nel 2008 e mai entrata in funzione, che i volontari di Dacci una zampa hanno deciso di occupare per rispondere all'emergenza randagismo in città". E' quanto si legge in una nota di Dacci una zampa Onlus.

"Non condividiamo - continua la nota - pratiche di questo genere perchè espongono i cuccioli a rischi che non possono e non devono correre, come pure perché ogni animale che entra in canile deve essere identificato dall'asp e controllato dal punto di vista sanitario, ma d'altra parte non possiamo non registrare come in poco più di una settimana siamo diventati un punto di riferimento riconosciuto in città.

Un dato che viene confermato anche dalle innumerevoli segnalazioni che le stesse forze dell'ordine, che più di una volta in questi giorni si sono presentati ai cancelli della struttura per portare animali in difficoltà. "È un implicito riconoscimento del grande lavoro che stiamo facendo e la cosa ci riempie d'orgoglio, ma rende anche sempre più difficile il nostro compito". Nel giro di nove giorni, gli ospiti della struttura sono arrivati a quota 59, di cui 41 cuccioli e 18 cani adulti, tutti bisognosi di cibo, assistenza medica e in alcuni casi cure specialistiche.

"I volontari che fin dal primo giorno ci sono stati accanto e hanno continuato a rimanerci accanto, nonostante qualcuno abbia tentato di allontanarli paventando ipotesi di infortuni, ci aiutano molto, sia in termini di donazioni, sia nel lavoro che il mantenimento quotidiano della struttura richiede, ma il nostro è un compito quasi improbo - continua la nota - per questo auspichiamo che allo slancio generoso della cittá di Reggio Calabria, si aggiunga anche la solidarietà e l'appoggio delle associazioni del Nord e di enti e associazioni che si occupano di tutela degli animali".

Quello che auspicano i volontari che oggi si occupano dei cani di Mortara è una mobilitazione simile a quella che nel 2013 ha salvato oltre 2000 Beagle dall'allevamento lager di Greenhill "i nostri cani non sono a rischio vivisezione, come nel caso di Brescia, ma in assenza di sostegno, in termini di fondi come di adozioni che vadano oltre la provincia di Reggio, potendo contare solo sulle nostre poche forze di volontari, saremo costretti a non accogliere centinaia di cani in difficoltà che tutt'oggi vagano per le strade di Reggio e provincia". In nove giorni, cinque cani sono stati adottati, altri due a breve partiranno per una nuova casa in Liguria, mentre altri cinque cuccioli - non appena sarà possibile finanziare il viaggio - saranno mandati in stallo a Brescia. "Sono numeri incredibili, lo sappiamo, ma il rapporto fra entrate e uscite é impietoso, soprattutto se si pensa che l'intera struttura è stata rimessa in piedi e oggi funziona esclusivamente con le nostre forze. Nel frattempo, non possiamo che continuare a registrare il silenzio della terna commissariale. In molti, dai lavoratori dell'Afor alle guardie forestali, ai lavoratori delle municipalizzate che si occupano di manutenzione, ci hanno informalmente fatto sapere che sarebbero ben felici di venire a darci una mano, ma allo stato non è loro possibile perché formalmente non esistiamo. Eppure - e l'amministrazione ne è consapevole - stiamo dando risposte concrete a un problema concreto".

"La nostra associazione si occupa di cani di altri paesi, di levrieri, poiché è in atto un vero e proprio genocidio verso di loro, in paesi vicini a noi, come l’Irlanda, la Spagna e la Gran Bretagna, e non solo. Tuttavia, in quanto cittadini di questo paese, noi non possiamo fare finta di nulla di fronte alla tragedia dei cani randagi in Italia. Da questo proposito nasce la nostra collaborazione con Dacci Una Zampa Onlus, un’associazione seria, di persone appassionate e indefesse, che in questi giorni sono stati costretti a occupare il canile comunale di Mortara di Pellaro, costato 650.000 euro di fondi pubblici, pronto da sei anni e mai aperto, per rispondere all'emergenza randagismo in città". Arriva anche dalla presidente dell'associazione Pet levrieri onlus, Stefania Traini, solidarietá e appoggio all'iniziativa dei volontari di Dacci una zampa. "Noi sosteniamo questa iniziativa e riteniamo che, al di là delle apparenze, si tratti in realtà un ripristino della legalità e della decenza. Non vi è nulla che possa giustificare che una struttura pagata coi soldi di cittadini e destinata a svolgere una importante funzione sociale resti chiusa per sei anni, e tutto questo mentre i cani muoiono per strada" fa sapere la presidente della onlus che si occupa di levrieri, che da tempo ha avviato una collaborazione con dacci una zampa perché "la riteniamo un'organizzazione e seria, di persone appassionate e indefesse, che si dedicano al recupero e all’adozione dei cani abbandonati, a dare aiuto ai proprietari di animali bisognosi di assistenza che non possano provvedervi autonomamente, a realizzare campagne di sensibilizzazione sull’abbandono, il randagismo e la sterilizzazione, nella provincia di Reggio Calabria.” Per questo conclude la presidente, " Ci auguriamo che le autorità competenti siano all’altezza della cittadinanza, affidando in via provvisoria il canile all’associazione Dacci una zampa.Chiediamo a tutti i nostri amici e agli amici degli animali di sostenere questa iniziativa"

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