‘Ndrangheta: processioni, inchiesta procura Reggio su nuovo caso

Reggio Calabria Cronaca

Ancora un inchino di troppo durante una processione della Madonna in provincia di Reggio Calabria. Dopo il caso di Oppido Mamertina, è accaduto di nuovo, domenica scorsa, durante una processione a San Procopio. Lo scrive oggi "il Quotidiano del Sud".

Giunta davanti casa di Domenico Alvaro, in atto detenuto, la processione si è fermata, la moglie dell'uomo è uscita ed ha offerto un obolo. Sul nuovo caso, ha detto all'Agi il procuratore distrettuale della Repubblica di Reggio Calabria, Federico Cafiero De Raho, è stata aperta una nuova inchiesta, dopo quella già aperta per il caso di Oppido. Stavolta a rilevare l'accaduto è stata la Polizia di Stato. Al momento non vi sono indagati iscritti nel registro delle notizie di reato. (AGI)

h 18.53: Nicola (e non Giovanni) Alvaro, detenuto per estorsione aggravate dalle modalità mafiose e danneggiamento, era finito in carcere anche nell'ottobre del 1982, in quanto considerato l'autore materiale dell'omicidio del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, di sua moglie Emanuela Setti Carraro e dell'agente di scorta Domenico Russo, in seguito alla testimonianza di Giuseppe Spinoni che aveva anche sostenuto di avere assistito personalmente alla strage.

Alvaro comunque venne scarcerato dopo due mesi perché le indagini accertarono che le dichiarazioni di Spinoni erano completamente false. (AGI)