Rai: sala polifunzionale sede Calabria intestata a Corrado Alvaro

Cosenza Attualità

E' stata intestata a Corrado Alvaro la sala polifunzionale della sede regionale della Rai per la Calabria. Un convegno ne ha illustrato le motivazioni, incentrate sulla attività letteraria e giornalistica di Alvaro, che nel marzo del 1945 fu il primo direttore del Giornale radio nazionale della Rai e che nell'ottobre del 1955 inaugurò, con un suo editoriale, il "Corriere della Calabria", notiziario radiofonico regionale all'epoca trasmesso da Napoli.

Sulla produzione alvariana sono stati presentati diversi inediti destinati a stimolare ulteriori studi e approfondimenti. Dopo il saluto del direttore della sede Rai, Demetrio Crucitti, che ha sottolineato l'importanza della iniziativa assunta dall'azienda Rai nel quadro del 90. anniversario della radio e del 60. della televisione, sono intervenuti: Aldo Maria Morace, presidente della Fondazione "Alvaro" e prorettore dell'università di Sassari; il rettore dell'università della Calabria, Gino Mirocle Crisci, e il presidente della Fondazione Carica, Mario Bozzo.

Alla cerimonia di scopertura della targa ha preso parte il presidente della conferenza episcopale calabra e arcivescovo metropolita di Cosenza, monsignor Salvatore Nunnari. Hanno tenuto le relazioni ufficiali: Lorella Anna Giuliani, ricercatrice dell'Unical; Roberto De Napoli, di Rai Senior, e Luigi Michele Perri, di Rai Calabria, che ha concluso i lavori.

Tra gli inediti sono stati proiettati e trasmessi in sala documentari audio-video, tra cui l'intervento integrale originale con voce di Alvaro registrato in apertura del primo giornale radio radiofonico della Calabria, una sua intervista alla radio svizzera e alcuni brani di interventi e interviste televisivi, rinvenuti nelle teche della Rai e negli archivi dello Stato.

A più voci, è stato sottolineato l'impegno etico di Alvaro che, trascorse appena tre settimane, si dimise dalla direzione del Giornale radio denunciando indebite pressioni politiche e rivendicando l'autonomia e l'indipendenza del giornalista a tutela della libertà di stampa. Ma sono stati rimarcati anche i contenuti e l'attualita' del suo messaggio ai calabresi del 1955, diretto a mobilitare l'informazione verso la fedele narrazione della realta' regionale e verso la crescita culturale delle popolazioni nel quadro di un impegno ispirato ai temi propri della "questione meridionale".

E' stato riportato alla luce un articolo di Alvaro sul decennale della prima società di gestione delle trasmissioni radiofoniche, pubblicato su "La Stampa" nel 1934 e rivolto ad alimentare l'importanza educativa di quello che era un nuovo mezzo di comunicazione. E' stata spiegata la partecipazione diretta di Alvaro a molte rubriche e trasmissioni radiofoniche a testimonianza della lungimiranza e delle intuizioni di uno scrittore che fu tra i pochi a cogliere con immediatezza il senso epocale e la spinta modernizzatrice di quella che lui definitiva la "scatola di legno parlante".