Rete oncologica, Wanda Ferro: salvaguardare il dipartimenti di Oncoematologia del Ciaccio

Catanzaro Salute

“Ritengo necessario rivedere le previsioni contenute nella bozza elaborata dal Dipartimento regionale alla Salute sulla realizzazione della Rete Oncologica Regionale, per salvaguardare il patrimonio rappresentato dal Dipartimento onco-ematologico dell’Azienda Ospedaliera Pugliese-Ciaccio che rischia di essere eccessivamente penalizzato dalla ripartizione dei posti letto”. E’ quanto afferma il Commissario straordinario della Provincia di Catanzaro, Wanda Ferro, che si rivolge alla struttura commissariale per il Piano di Rientro.

“Sulla base di indicatori nazionali – spiega Wanda Ferro – si è resa necessaria una riduzione dei posti letto di degenza ordinaria e day hospital: allo stato, infatti, sono attivi 9,7 posti per 100 mila abitanti, contro uno standard nazionale di 6,7. La bozza predisposta dal Dipartimento prevede quindi la riduzione dei posti letto complessivi da 172 a 156: una riduzione che anziché essere spalmata su tutte le strutture regionali, colpisce soprattutto il presidio Ciaccio-De Lellis, che passa da 28 posti a 16, con la decurtazione di ben 12 posti letto. In sostanza, il solo Ciaccio contribuisce per il 75 per cento alla razionalizzazione dei posti letto di oncologia per l’intera regione, mentre le altre 9 strutture oncologiche soltanto per il 25 per cento. Una decisione che, oltre a non tenere conto degli indicatori assolutamente competitivi con le più importanti strutture extra-regionali, non è giustificata dalla valutazione dei tradizionali indicatori quali indice di occupazione, turnover e peso del Drg. La razionalizzazione del sistema di assistenza oncologica deve partire dalla valorizzazione delle strutture di eccellenza regionali, e non dal loro depotenziamento. Il dipartimento onco-ematologico del Ciaccio riveste un’importanza primaria nel panorama sanitario regionale, sia per l’elevata qualità ed l’alto numero di prestazioni offerte, sia per il suo patrimonio di risorse professionali di assoluta eccellenza. Un centro di riferimento per i pazienti oncologici provenienti da tutta la Calabria – conclude Wanda Ferro - che non deve essere penalizzato, semmai potenziato per far fronte alla crescente richiesta di cure e ridurre l’emigrazione sanitaria”.