Giglio su riduzione tassa rifiuti annunciata da Abramo

Catanzaro Attualità

"Dopo le cose non vere dette da Abramo in tutti questi mesi (ricordo soltanto, in ordine di tempo, l'annuncio fasullo sul pagamento di tutti i debiti da parte del Comune di Catanzaro), arriva puntuale l'ennesima notizia da smentire." Lo afferma in una nota Antonio Giglio consigliere comunale di Catanzaro.

"L’Amministrazione Abramo - continua il consigliere - avrebbe ridotto la tariffa sui rifiuti (Tari), con Delibera di Giunta e grazie ad un “certosino lavoro di contrazione delle spese attuato, negli ultimi due anni, dall’Amministrazione di Palazzo De Nobili”. I risparmi del Comune avrebbero, quindi, consentito di intervenire sulla tassa per i rifiuti, e secondo Abramo si tratterebbe soltanto di una “prima riduzione”. Bisogna ricordare al Sindaco alcune cose, per sfatare l'ennesima notizia non vera che getta soltanto fumo negli occhi dei cittadini catanzaresi. Intanto va ricordato che, ad oggi, il Comune di Catanzaro appartiene a quella schiera di comuni che sono in colpevole ritardo con il regolamento della IUC (che comprende anche TARI, Tasi ed Imu); quindi la Tari, non solo non ha subito alcuna riduzione, ma non è stata ancora istituita! Va ricordato, inoltre, che l’organo preposto a deliberare su regolamenti e tariffe è il Consiglio Comunale il quale, in merito non ha ancora deliberato nulla.

In secondo luogo va chiarito ai cittadini che le tariffe vengono determinate ogni anno a seguito dell’approvazione di un Piano finanziario (anch’esso di competenza del consiglio Comunale) che determina il costo, per l’Amministrazione comunale, del servizio dei rifiuti. Tale costo viene riversato sui cittadini con il pagamento della Tassa rifiuti. Il miracoloso risparmio di cui parla Abramo è riferito ad un adeguamento ISTAT applicato erroneamente al costo dei servizi per i rifiuti per il 2013, che non essendo dovuto porterà ad un risparmio da parte dell’Amministrazione per il 2014 di circa 300.000 euro, e che farà risparmiare ai cittadini, conseguentemente ed obbligatoriamente, (è quindi un atto dovuto) circa l'1.5%. In parole povere i catanzaresi che nel 2013 hanno pagato 100 euro di TARES, pagheranno circa 1 euro e 50 centesimi in meno nel 2014. Altro che certosino lavoro, quindi; si è semplicemente corretto un errore del 2013. Non c'entrano niente, quindi, i presunti miracoli o le cure dimagranti di cui parla Abramo che continua, imperterrito a prendere in giro i cittadini. E’ stato solo posto rimedio ad un errore. Sarebbe ora di finirla - conclude giglio - con le “bufale”, che rendono questa classe dirigente sempre meno credibile agli occhi dei cittadini, che, quando si parla di tributi (ma non solo) meriterebbero più rispetto e chiarezza, ed avrebbero bisogno di governanti seri e non di chi pratica ancora il gioco delle tre carte per accaparrarsi consensi.