Tagli treni, il movimento Le lampare chiede il sostegno delle amministrazioni

Cosenza Infrastrutture

“Continua, inesorabile, il processo di abbandono della costa ionica costretta sempre più all’isolamento.
E’ di questi giorni la notizia dell' ulteriore soppressione di diversi treni a cui si aggiunge il taglio di alcune corse che collegano l’entroterra alla costa. Un isolamento per cui intere comunità si trovano impossibilitate a raggiungere centri importanti come Rossano, come Cosenza”. Lo scrive in una nota il Movimento Le lampare in merito alla soppressione di treni.

“In generale è l’intera Calabria a dover subire il depauperamento del diritto alla mobilità. La drammatica riduzione del sistema ferroviario regionale che ha subito un'accelerazione nel mese di giugno 2014 ha le sue origini in uno storico pressapochismo che ha caratterizzato la classe dirigente regionale la quale ha lasciato il sistema di trasporto pubblico in balia delle speculazioni private che hanno garantito introiti a pochi e forti costi e disagi per i cittadini. Una Regione scollegata dal resto della nazione e una zona, quella del Basso-Jonio Cosentino, scollegata anche da se stessa con paesi come Campana, Mandatoriccio e altri isolati completamente2.

“Contro questa prospettiva oggi realtà, manifestammo il 15 settembre 2012. Furono momenti di sana democrazia, dove all'occupazione simbolica dei binari furono accostati gli interventi di diversi cittadini, di Sindaci e di diverse associazioni in un clima di serenità collettiva. Il 15 settembre 2012 si manifestava tutti uniti contro i tagli al trasporto pubblico oggi ridotto all'osso ma anche contro la paventata e oggi avverata chiusura del Tribunale di Rossano. Un momento di democrazia e di grande partecipazione voluto da cittadini ed amministratori locali ripagata dalla Rete Ferroviaria Italiana con una sorprendente denuncia a 14 attivisti per aver causato il ritardo di una littorina di 50 posti e degli anni ’50”.

“Quattordici persone (6 di Cariati) che, insieme ad altre centinaia tra studenti, amministratori pubblici e lavoratori del Tribunale hanno condiviso un momento di civile protesta in un clima pacifico e di collaborazione tra le parti. Si avvicinano le prime udienze e, anche in relazione a ciò, ci appelliamo a tutti i cittadini liberi affinché si possa interrompere questo processo di affossamento della Sibaritide".

"Nello stesso tempo, chiediamo alle amministrazioni locali di non rimanere indifferenti alla questione della mobilità pubblica ma, anzi, di fare scudo e di far “squadra” per meglio relazionare a Ferrovie Dello Stato e alla Regione Calabria quali siano i drammi e le difficoltà a cui vanno incontro decine di comunità. Da parte nostra, insieme ai compagni di Terra e Popolo (Rossano), Skatakatascia (Francavilla) e gli Studenti Universitari di Cosenza anche loro vittime della denuncia incredibile di Rete Ferroviaria Italiana, riavvieremo la campagna d’informazione “La Presa Del Treno Perduto”.


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